Descrizione
chiesa originaria, Il 6 gennaio 1771, terminate le funzioni dell'Epifania, il Crocifisso della Confraternita del SS. Sacramento fu trasferito nell'Oratorio (o chiesa) della Misericordia e Morte, che si trovava a circa metà dell'attuale Via Gramsci, in moda da permettere i lavori di ampliamento della chiesa stessa, che sarebbero iniziati il giorno successivo.
chiesa, Cinque anni dopo l'inizio dei lavori di ampliamento (1771), il 6 giugno del 1776, la chiesa fu solennemente riconsacrata (data scritta in una lapide interna).
chiesa originaria, La chiesa del SS. Sacramento è il risultato di un ampliamento ed una sopraelevazione di una precedente costruzione cinquecentesca denominata "chiesa del Corpo di Cristo". Questa fu realizzata a partire dal 15 ottobre 1539 (fu messa la prima pietra), dopo che fu firmata una convenzione tra la Confraternita del SS. Sacramento e i Canonici Lateranensi. La consacrazione si ebbe il 2 giugno 1548 (ricordata da una lapide all'interno). La chiesa era di minori dimensioni e corrispondeva all'attuale navata. Ebbe un primo ampliamento nel 1558
palazzi del complesso del SS. Sacramento, Con la chiesa furono costruiti, sempre dal Ciaraffoni, i due palazzi che la fiancheggiavano. Quello a sinistra è tutt'ora presente e affaccia su P.zza Kennedy, quello a destra danneggiato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale è stato demolito per rendere P.zza della Repubblica di forma rettangolare e per agevolare il traffico.
chiesa, Con la demolizione del palazzo su P.zza della Repubblica si scoprì il fianco destro della chiesa obbligando quindi alla ricerca di una soluzione architettonica: ci si limitò a rivestire le strutture con una cortina di mattoni fatti a mano ripetendo, sulle pareti, le finestre e le guglie della facciata. L'isolamento del fianco, se ha impoverito la composizione al centro della quale si trovava la facciata, ha reso, però, più evidente il campanile.
chiesa, La soppressione del 1798 non arrecò danni alla chiesa, che anzi tornò presto alla Confraternita.
intero bene, Come si rileva dalla "Iconografia della città di Ancona" del 1813 l'edificio è censito al foglio n. 19, particella n. K (chiesa) e particella n. I (sacrestia, posta nella parte retrostante del palazzo destro). Nel "Brogliardo della città" del 1815 si legge: proprietà: confraternita del SS. Sacramento
intero bene, Anche nel "Catasto urbano della città di Ancona ed annessi" del 1830-33 l'edificio è censito al foglio n. 19, particella n. K (chiesa) e particella n. I (sacrestia) e si legge: proprietà: compagnia del SS. Sacramento
intero bene, Il terremoto del 1929 danneggiò fortemente la chiesa e rese necessario lo smontaggio della cuspide del campanile.
intero bene, Il 25 Aprile 1944 fu colpita dalle bombe alleate la chiesa ed il palazzo alla sua destra. Crollò la parte alta del campanile
intero bene, Ulteriori danni sono stati procurati dal sisma del 1972. Il loro restauro era documentato da riprese di intonaco che si vedevano sul campanile.
intero bene, Alcuni anni fa sono stati portati a termine i restauri della facciata e del campanile che hanno ridato importanza al bel gioco cromatico della muratura in mattoni faccia a vista e degli elementi decorativi in pietra. Non si è riusciti ad avere notizia di questi restauri dalla Curia di Ancona ed Osimo.
intero bene, Le pareti sono scandite da nicchie, dove G. Varlè ha collocato le statue di gesso dei dodici apostoli. In stucco è anche la ricca gloria sull'altare maggiore. Sono, inoltre, presenti: un quadro del Caccianiga (altare maggiore), un quadro del Dandini, un quadro del Bellini, un quadro del Ciaramponi. I pennacchi della cupola sono stati decorati ad affresco dall'allora ottantenne anconitano F. Podesti. Nell'altare a sx. del transetto vi è l'antico Crocifisso della Confraternita. La chiesa possiede, inoltre, quattro arazzi fiamminghi, attribuiti al Rubens, oggi al Museo Diocesano di Ancona e un Codice Musicale del 1538, donato nel 1925 alla Bibblioteca Vaticana di Roma. Sull'altare maggiore sono esposti sei candelieri ed una croce astile in argento dorato. Vi è anche un candelabro per il cero pasquale in legno dorato e smaltato turchese, quattro confessionali in marmo scolpiti e dorati, un pulpito in legno policromo. In controfacciata vi è un bell'organo.
intero bene, Nella Chiesa del SS. Sacramento è stato traslato, dopo successivi spostamenti, il titolo della chiesa di San Marco, una delle più antiche parrocchie della città, documentata anteriormente al 1198 (bolla del vescovo Bernardo del 12 agosto 1198), rimase funzionante sino alla metà dell'Ottocento.
intero bene, La chiesa del SS. Sacramento è concattedrale.
intero bene, La costruzione della chiesa nella sua attuale configurazione fu commissionata all'architetto Francesco Maria Ciaraffoni tra il 1771 ed il 1776, che modificò radicalmente ed ampliò notevolmente l'originaria chiesa cinquecentesca. Oltre alla chiesa facevano parte del progetto due edifici residenziali, una alla destra ed uno alla sinistra della stessa