Descrizione
intero bene, Il territorio di Falconara Alta due secoli prima del Mille apparteneva agli arcivescovi di Ravenna, successivamente tale territorio divenne proprietà dei conti Cortesi, di origine germanica, scesi in Italia al seguito degli imperatori, i quali edificarono il castello in cima alla collina.
intero bene, Gli stessi conti cedettero tale castello alla giurisdizione di Ancona insieme agli altri due loro castelli di Sirolo e Varano. Dopo la cessione di Falconara da parte dei conti Cortesi alla giurisdizione del comune di Ancona il castello si dette i suoi statuti e venne retto da un podestà scelto dal Consiglio di Falconara stessa.
intero bene, Nel 1356 Falconara figurava tra i castelli che la Descriptio Marchiae attribuisce al contado di Ancona. In questo periodo e in prosieguo furono costruite varie chiese nel territorio di Falconara, evenienza rivelatrice del fatto che buona parte della popolazione viveva nei dintorni del castello.
intero bene, Il castello, che si trovava in cima alla collina, era importante dal punto di vista strategico perché poteva controllare le maggiori vie di traffico che scendevano da nord a sud o che giungevano all'interno. Proprio per questa importanza del territorio sorgeva presso la foce dell'Esino l'ospedale di S.Leonardo, di cui si ha notizia fin dal 1177, anno in cui risultava protetto dall'imperatore Federico I, il Barbarossa.
intero bene, Nel 1353 anche Falconara subì l'aggressione delle soldataglie del famigerato capitano di ventura detto fra' Moriale, riportando danneggiamenti come dimostra il fatto che nel 1384 il comune di Ancona fece eseguire restauri ed ampliamenti alle strutture del castello.
portale, La porta che sorge nella parte occidentale del semianello murario è tardiva e fu aperta quando il castello aveva perduto reali funzioni militari e strategiche.
intero bene, Dopo gli eventi tellurici del 1972 l'Amministrazione comunale ha avviato le procedure di acquisizione e recupero di tutto il complesso che risulta in una situazione di estremo degrado, iniziando il restauro del complesso con il progetto dell'Arch A. Carancini. Oggi il manufatto, interamente recuperato, ospita la sede Municipale.