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PALAZZO DELLA PREFETTURA

Autore
Bartolomeo di Bonfiglio progetto originario

Tipo
palazzo per attività pubbliche e direzionali pubblico

Descrizione

edificio precedente, L`attuale palazzo è costituito dall`unione di due edifici eretti alla fine del sec. XIII. Ad est vi era il Palazzo dei Priori (o della Ragione), con l'annessa torre campanaria, costruito da Bartolomeo di Bonfiglio da Forlì tra il 1286 e il 1290. Di questa costruzione restano solo due archetti ogivali murati sul prospetto principale. Ad ovest vi era il Palazzo del Podestà costruito anch'esso dal Bonfiglio con l'aiuto di Bartolomeo Buonguadagno a partire dal 13 aprile 1288.

intero bene, Nel 1482 iniziarono i lavori per unire i due palazzi e adibirli a sede dei Cardinali Legati e dei Governatori della Marca. Il Comune chiese consigli all'architetto della Santa Casa di Loreto Giuliano da Majano. Dopo un incendio verificatosi nel 1492 nel Palazzo del Podestà i lavori furono ripresi nel 1493 dal cardinal Battista Orsini sotto la direzione di Bartolomeo di Giacomo. che probabilmente seguì i suggerimenti di Giuliano da Majano.

salone dell'udienza, Nel 1494-95 il pittore Lorenzo d'Alessandro da San Severino dipinse la sala delle udienze del palazzo. Dell'opera oggi non rimane traccia.

intero bene, I lavori proseguirono col cardinale Giovanni Vera che ampliò il palazzo ad ovest.

portale, Nel 1509 venne realizzato il portale del prospetto principale. L`attribuzione dell'opera a Rocco da Vicenza è esclusa dal Paci per considerazioni cronologiche. Altri l'attribuiscono senza ragione a Giancristoforo Romano. Il Serra in B 03000270 attribuisce l'opera a Lorenzo Gavagni, attribuzione tuttavia da ecludere anche in questo caso per problemi cronologici. Anche Amico Ricci in B 03001670 avanza la medesima attribuzione (Cavagna Romano), ma posticipa l'opera all'inizio del sec. XVII.

intero bene, I lavori continuarono col cardinale Alessandro Farnese e col vicelegato Antonio Flores e terminarono col cardinale Sigismondo Gonzaga nel 1513 con la sistemazione del piano nobile e dell'ultimo piano.

piano terra, Intorno al 1520 il pittore Lorenzo di Giovanni dé Carris, detto Giuda, ebbe incarico dal Comune di dipingere nel palazzo una `Madonna col Bambino`. Probabilmente è quella ancora visibile in un locale del piano terra.

interni, Nel 1564 Durante Nobili e Simone De Magistris decoravano le stanze del palazzo. Il Nobili, in collaborazione con Gaspare Gasparrini, dipingeva nel 1578 il salone del palazzo. Forse si tratta del fregio ancora esistente tra il nuovo soffitto il pavimento soprastante.

salone delle udienze, Il 21 maggio 1577 venne affidata a Giambattista Capitali (o Carradel) e a Nicolò Nardelli, intagliatori, la costruzione del soffitto a cassettoni del palazzo. Il soffitto, poi demolito, recava le armi di Gregorio XIII, dei cardinali Guastavillani e Boncompagni, del governatore Valenti e del Comune.

corpo angolare est, Il palazzo venne ampliato per volere del governatore Marsilio Landriano nel 1586 con la costruzione dell'ala d'angolo.

prospetto principale, Nel corso del sec. XVII vennero scolpiti numerosi stemmi in onore dei vari governatori. Quasi tutti furono distrutti dai giacobini maceratesi e dai francesi nel 1798-99

prospetto principale, Nel 1764 il governatore mons. Ranieri Finocchietti fece realizzare un balcone in ferro che mutilò l'iscrizione del marcapiano.

salone delle udienze, Alla fine del XVIII sec. il pittore Antonio Giacomini dipinse nel salone di rappresentanza (detto poi delle Armi) gli stemmi dei Legati, Vicedelegati e dei Governatori delle Marche. Attualmente non sono visibili.

intero bene, All`inizio del XIX sec. il palazzo venne radicalmente restaurato. Venne abbassato di un piano, privato dell'elegante cornicione e delle cimase che ornavano le finestre del piano nobile, e rinforzato con catene di ferro. Il lacunare in legno del salone venne sostituito con un soffitto in camorcanna più basso.

soffitti, All`inizio del XIX sec. il pittore p. Atanasio Favini, (giunto a Macerata nel 1803 ed ivi morto nel 1843) dipinse diversi soffitti nel palazzo per incarico del prefetto Gaspari (forse anche quello del salone).

intero bene, Nel 1860 il palazzo fu indemaniato dallo Stato Italiano e divenne sede della Regia Prefettura. Nel 1881 passò all'Amministrazione Provinciale.

intero bene, Alla fine del XIX sec. il palazzo venne di nuovo restaurato: fu rifatto il paramento murario del fronte anteriore, fu consolidato il basamento in pietra del portale che venne completamente restaurato, fu eliminato il balcone in ferro.

portale, All`inizio del XX sec. l`intagliatore Romolo Cappelloni realizzò il portone del palazzo.

cortile, Nella seconda metà del sec. XX il cortile posteriore venne smembrato e occupato da nuovi edifici. Scomparvero la neviera, il cortile e i grandi magazzini sul lato est e l'orto con la vasca semicircolare.

intero bene, Il palazzo é danneggiato dal terremoto del 26.9.1997.

Datazione
XIII - XIII

Localizzazione
(MC) Macerata

Identificatore
11 - 00007678

Proprietà
CDGG=proprietà Ente locale; CDGS=Provincia di Macerata;