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CHIESA DI S. GIULIANO

Autore
Morelli Cosimo progetto

Tipo
chiesa cattedrale

Descrizione

area di sedime, Secondo alcuni storici locali tra l`VIII e il IX secolo, sull`area dell`attuale cattedrale, venne costruita una chiesa dedicata a S. Giuliano, già menzionata in un documento del 1022 nel quale risultava parrocchia col titolo di pieve. Il Paci sembra propenso per una datazione più recente: tra il X e il XII secolo. Il 18 novembre 1320 la pieve fu eretta a cattedrale. Nel 1442 il Comune deliberò la demolizione dell'antica cattedrale per costruirne una più ampia. I lavori di ricostruzione incominciarono nel 1447

campanile, Nel 1478, per interessamento del Comune di Macerata, fu costruita la torre campanaria che terminava con una cuspide. A ricordo dell'evento fu posta sul prospetto principale della stessa una lapide.

campanile, Nel 1620 il cardinale Felice Centini fece restaurare, a sue spese, il campanile. A ricordo dell'evento, sul prospetto principale dello stesso, fu posta una lapide sormontata da uno stemma che fu asportato in epoca successiva.

campanile, Intorno alla metà del XVII secolo sul prospetto principale del campanile venne collocato un orologio di forma circolare.

edificio precedente, Nel 1756 si iniziò a pensare di demolire anche la chiesa quattrocentesca, ma l'autorizzazione di papa Benedetto XIV arrivò solo il 13 giugno 1771. L'edificio fu demolito ad eccezione della torre campanaria.

intero bene, Il 1° novembre 1771 fu posta la prima pietra della chiesa di S. Giuliano. Il progetto fu redatto dall'architetto imolese Cosimo Morelli attivo in quel periodo a Macerata.

abside, Nel 1786 il pittore Cristoforo Unterbergher (o Unterberger) dipinse, su commissione del nobile maceratese marchese Valerio Ciccolini Silenzi la pala dell'altare maggiore rappresentante 'S. Giuliano che intercede dalla Vergine per la città contro la minaccia della peste'.

coro, Tra gli anni Settanta e Ottanta del sec. XVIII l`ebanista Domenico Antonio Pianesi realizzò il coro del presbiterio, mentre il coro dell'abside fu realizzato, molto probabilmente da Alessandro Cervini.

intero bene, La chiesa venne consacrata e aperta al pubblico il 14 maggio 1790, anche se vi erano ancora da completare la facciata e la decorazione interna.

interno, Nel 1823 lo scultore maceratese Fedele Bianchini, allievo del Canova, realizzò una lapide con ritratto in memoria del marchese Francesco Bourbon Del Monte Palmucci, murata sulla controfacciata. Nel 1824 realizzò il cenotafio del vescovo Vincenzo Strambi.

prospetto principale, Nel 1826 l`architetto maceratese Salvatore Innocenzi venne incaricato di progettare la facciata della chiesa, ma, a causa della grave crisi economica conseguente all'occupazione francese, il progetto venne abbandonato.

seconda cappella di destra, Nel 1835, più di ventimila reliquie di santi, raccolte dal canonico Amico Amici, vennero collocate in alcuni armadi a muro ricavati nella seconda cappella a destra.

prospetto principale, Nel 1857 si tentò di nuovo il completamento della facciata, ma ancora una volta vennero a mancare i fondi necessari.

intero bene, La chiesa risentì gli effetti di due terremoti. Il primo, dell` 11 aprile 1828, provocò modesti danni mentre quello del 12 marzo 1873 richiese notevoli lavori di restauro per una spesa di 3.502,40 lire.

seconda cappella di sinistra, Nel 1887 fu restaurata la seconda cappella a sinistra, di patronato della famiglia Pellicani. Nel 1894 il pittore Enrico Scifoni dipinse la pala d'altare rappresentante il Sacro Cuore di Gesù (ora sostituita). Nel 1898 il pittore Luigi Fontana decorò la cappella. Molto probabilmente risalgono a tale periodo le due statue in gesso (S. Bernardo e S. Alfonso) entro le nicchie laterali delle quali non si conosce l'autore.

pavimento, Nel 1892 il cementista Roberto Di Marino di Montalto delle Marche rifece il pavimento della chiesa con mattonelle di graniglia. La spesa fu di 3.500 lire.

prima cappella di sinistra, Nel 1932, nella prima cappella a sinistra, precedentemente dedicata alla Pietà, venne sistemata una parte di un modello della basilica di S. Pietro in legno dorato. Tale modello, acquistato nel 1685 dal vescovo Francesco Cini, era conservato nell'antica cappella del SS. Sacramento. Della parte mancante non si hanno più notizie.

interno, Nel 1924 il pittore Ciro Pavisa iniziò la decorazione interna della chiesa probabilmente con la tecnica dell'affresco. Sulla volta della navata centrale dipinse tre 'Episodi della vita di S. Giuliano'

edificio precedente, Nel 1931 l`arcidiacono mons. Piero Scarponi notava, murato a guisa di architrave nella chiesa inferiore, un capitello di forma trapezoidale con alcune figure stilizzate incise. Probabilmente si tratta di un reperto dell'antica pieve di S. Giuliano che alcuni studiosi datarono risalente all'VIII-X secolo. Attualmente il capitello è conservato presso la Basilica della Madonna della Misericordia.

cappella del SS. Sacramento, Nel 1932, su progetto dell`architetto Giuseppe Rossi, venne ricostruita sul lato sinistro del transetto la Cappella del SS. Sacramento. La vecchia cappella fu ridotta a pianta quadrata conservando alcune parti murarie e avanzando i pilastri frontali. Furono riprese le fondazioni ed elevati quattro archi a tutto sesto sui lati del quadrato sopra ai quali fu impostata una volta a bacino conclusa col lanternino.

cappella del SS. Sacramento, Il pittore Ciro Pavisa decorò la cappella del SS. Sacramento. Sulla parete di fondo dipinse, probabilmente con la tecnica dell'affresco, Il cuore di Gesù dona l'Eucarestia

interno, Tra il 1937 e il 1938 i pittori Silvio Galimberti e Bedini, su commissione dell'arcidiacono Massimiliano Scarponi, completarono la decorazione interna della chiesa. Il Galimberti affrescò (?) la volta a botte del transetto e i pennacchi sferici della volta a bacino all'intersezione colla navata.

intero bene, Nel 1993 si procede al consolidamento delle strutture ed alla revisione del manto di copertura.

campanile, Nel 1996 si procede al consolidamento, al rifacimento della scala interna ed alla stilatura giunti del campanile.

intero bene, La chiesa, danneggiata dal terremoto del 26.9.1997, è riparata intorno al 2000.

organo, Nel 1790 la chiesa é dotata di un organo realizzato Gaetano Callido.

Datazione
VIII - XV

Localizzazione
(MC) Macerata

Identificatore
11 - 00007664

Proprietà
CDGG=proprietà Ente ecclesiastico; CDGS=Capitolo della Cattedrale di Macerata;