RITRATTO DI GIULIO II
Tipo
dipinto
Descrizione
Il dipinto viene citato per la prima volta da Vasari nel 1548 che dice di averlo visto in Urbino nella Guardaroba del duca Guidobaldo, insieme ad altri ritratti di personaggi illustri. Commissionato a Tiziano nel 1545, insieme al ritratto di Sisto IV, il pittore approffittò del suo viaggio a Roma, nello stesso anno, per copiare l'opera di Raffaello custodita nella chiesa di S. Maria del Popolo. Gli inventari urbianti parlano di alcuni ritratti di papi, ma senza fornire alcun elemento descrittivo; soltanto nel 1631, nella Nota dell'argenteria et ori ... () troviamo di nuovo citato il dipinto con attribuzione a Tiziano nella cassa 219 `Un ritratto di Giulio II della Rovere viene da Raffaello, copiato da Tiziano, dalla Guardaroba di Urbino`. Nello stesso anno Vittoria Della Rovere si sposava con Ferdinando I De' Medici, portando con sè a Firenze la maggior parte dei dipinti della collezione di famiglia. Rispetto al dipinto di Raffaello si nota una maggiore accentuazione dei valori tonali e luministici.
Soggetto
ritratto di Giulio II
Datazione
sec. XVI DTZ.DTSI=1545 DTZ.DTSF=1545 Motivo della datazione: documentazione
Materia e tecnica
olio su tavola
Misure
Altezza=99; Lunghezza=82.5;
Localizzazione
(FI) Firenzeluogo di provenienza: (AN) Ancona
Collocazione
Palazzo Pitti - Galleria Palatina
Identificatore
11 - 00000426
Proprietà
proprietà Ente locale