Cultura

Il dipinto fa parte della decorazione del soffitto della Cappella del Tabernacolo di San Biagio nel Convento di San Niccolò ad Osimo; come negli altri affreschi anche qui è ritratto un Dottore della Chiesa latina San Girolamo e l'Evangelista San Matteo (vedi sch. nn.77-81); la scena li rappresenta nell'iconografia tradizionale seduti davanti allo scrittoio intenti a leggere e a scrivere; la composizione bene equilibrata è costruita con forme semplici, vi regna grande tranquillit...; un linguaggio afferma il Donnini di derivazione tardo-cortese con particolare attenzione alla maniera di Gentile da Fabriano dal quale l'autore attinge le forme semplici e pacate e l'equilibrio compositivo (1987, p.12); riguardo all'autore lo studioso concorda con l'ipotesi del Rotondi (1936, p. 110), indica in Pietro Di Domenico da Montepulciano l'autore ritenendolo unico artefice del dipinto contrariamente allo Zampetti ed altri sostenitori della presenza di Arcangelo Di Cola accanto a Pietro (1970, p. 80; Rossi A.1970, p. 69).