VENERE NELLA FUCINA DI VULCANO
Tipo
dipinto
Descrizione
La tela raffigura Venere che, adagiata su di una nube e affiancata da Cupido e da tre amorini, impartisce l’ordine a Vulcano di forgiare l'armatura per Enea, mentre i Ciclopi sono affaccendati nella fucina.
Nel 1963 lo studioso Dwight Miller aveva attribuito l'opera al napoletano Paolo De Matteis, ma l'anno successivo rivede l'attribuzione, riconducendo il dipinto a Luigi Garzi (Costanzi 2001, p. 73). L'intuizione, avvalorata dalle note marattesche del dipinto, era motivata dalla comparsa sul mercato collezionistico di un bozzetto preparatorio dell'opera comparso nel mercato collezionistico attribuito al Garzi (Lemme 2001, p. 74). Nel 1991 viene rintracciato il disegno preparatorio che evidenzia unità di segno grafico con altri disegni conosciuti dell'artista, come la "Divinità Fluviale" conservato al Metropolitan Museum di New York e alcune prove d'accademia, conservate presso l'Accademia di San Luca a Roma ( Costanzi 2001, p. 77).
Soggetto
Venere nella fucina di Vulcano
Datazione
sec. XVIII d.C. 1712/00/00 1714/00/00 Motivo della datazione: bibliografia
Materia e tecnica
tela/ pittura a olio
Misure
Unità=cm.; Altezza=298;Lunghezza=292;
Collocazione
Palazzo Buonaccorsi - via Don Minzoni, 24 - Musei civici di Palazzo Buonaccorsi
Identificatore
11 - 00205880
Proprietà
proprietà Ente locale