Cultura

L'opera ritrae uno steccato con al centro un cancello in legno malmesso. Appoggiata al cancello, una bicicletta sembra ripetersi nello spazio come a conservare, se pur ferma, la forza del movimento. Lo steccato divide la scena in due: in primo piano il terreno riflette le sagome della ricezione e della bicicletta, come se ci fosse un acquitrino; dall'altro lato un campo è illuminato dal grano. La luce gioca un ruolo fondamentale, modulandosi in maniera sempre differente sugli oggetti e sul paesaggio, come se si facesse largo tra le nubi dopo dopo un acquazzone riversato dal cielo ancora uggioso. Le pennellate intense definiscono i profili, non definendo pienamente i volumi.

Nell`opera l`artista `attraverso una linea frammentata che da` credito ad un illusivo disarticolarsi dei piani prodotti dal gioco dello specchiamento, raggiunge esiti di grande forza narrativa in cui interviene certamente la memoria e l'emozione' (Bignardi M./ Fiorillo A.P., 1990, scheda n.103). Ha ottenuto il premio acquisto al 'II Premio Nazionale Scipione' (Macerata 1957).