Cultura

L'opera apparteneva ad un album di quarantanove disegni collezionati da Vittoria Mosca. Benchè segnalati nelle ricognizioni inventariali del 1934 e del 1945, essi non compaiono in quelle precedenti del 1885 e del 1888, che descrivono le opere del Museo di Arte Industriale fondato per volontà testamentaria della marchesa, poichè probabilmente non trovarono posto nel percorso espositivo. Nonostante le iscrizioni ottocentesche riconducano il disegno al Procaccini, Raffaella Morselli (1993) ha proposto una cronologia più avanzata, tra Seicento e Settecento, attribuendo il ductus sfumato ed arioso alla mano del Legnanino. L'autrice ritiene inoltre che il foglio sia uno studio preparatorio per la figura di angelo dell'affresco realizzato dal pittore nella chiesa dei SS. Cosma e Damiano a Uboldo.