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Domus. Area archeologica di via dell'Abbondanza


  • Indirizzo : - Via dell'Abbondanza, (PU) PESARO
  • Tel. : 0721 387541
    Fax :
  • Email : pesaro@sistemamuseo.it      musei@comune.pesaro.pu.it   
  • Sito web : http://www.pesaromusei.it
    http://www.pesarocultura.it
  • Orario : Fino al 31 dicembre: martedì-giovedì 10.30-12.30, ingresso su prenotazione. Venerdì-domenica e festivi 10.30-12.30, 15.30 -17.30
    Note : Da ottobre a dicembre 2015 ogni terza domenica del mese ingresso libero con card Pesaro Cult.Durata della visita guidata con apparecchi multimediali 35 minuti. Gli ingressi sono previsti ogni 40 min
  • Ingresso : con biglietto cumulativo con Musei Civici e Casa Rossini, intero € 10, ridotto € 8, con card € 5, scuole €2,50
  • Tipologia : Archeologia
  • Servizi : Accesso ai disabili, sussidi alla visita per disabili visivi, apparecchi multimediali lungo un percorso guidato

  • La sede e le collezioni
  • Nell'area archeologica di via dell'Abbondanza sono visibili i resti di una lussuosa dimora signorile di prima età imperiale, riccamente decorata. L'area, recentemente musealizzata, consente l'accesso più ampio possibile ai disabili motori e un percorso di visita coinvolgente per ipovedenti tramite apparati multimediali in grado di far rivivere in maniera coinvolgente la storia dell'edificio attraverso i secoli.  

    Scoperta nel corso di lavori edili nel 2004 e scavata fino al 2005, la Domus è un esempio di abitazione signorile della prima età imperiale romana. Importanza e rango del personaggio si esprimono sia per la posizione privilegiata all'interno del tessuto urbano (con l'ingresso principale aperto sul cardo, attuale via Rossini), sia per la ricchezza dell'apparato decorativo. Costruita tra la fine del I secolo a. C. e gli inizi del I d. C., fu restaurata più volte e continuò ad essere abitata almeno fino agli inizi del III secolo d. C. Tutti gli ambienti sono decorati da eleganti mosaici con motivi geometrici (meandri, losanghe, esagoni o stellati) e 'a tappeto', realizzati con tessere bianche e nere, derivati da modelli semplici in voga tra la tarda età repubblicana e la prima età augustea.  Degli affreschi restano solo piccole porzioni alla base di alcuni ambienti, ma numerosi frammenti sono stati rinvenuti insieme a stucchi e rare decorazioni in terracotta: è stato così possibile ricostruire i colori a tinte vivaci che decoravano anticamente le stanze. Al V secolo d. C. risale invece l'impianto termale di cui rimangono parte del calidarium e del forno che serviva a riscaldare l'aria. 

    Dotato di tecnologie non invasive, il percorso è stato pensato per offrire al visitatore un approccio divulgativo ma al tempo stesso scientifico. I reperti emersi durante lo scavo sono stati musealizzati all'interno di vetrine dedicate all'epoca romana e alle successive fasi medievali e rinascimentali. Sono esposti oggetti della vita quotidiana, ceramiche e lucerne. Spicca per importanza la testa di un piccolo Eros dormiente in terracotta.

    Notevole è l'impatto del percorso virtuale: sulle pareti in cemento armato dell'edificio vengono proiettate le ricostruzioni tridimensionali degli antichi ambienti della domus che permettono di ricostruire scene di vita quotidiana e di immergersi nell'atmosfera della Pisaurum romana. Il percorso per ipovedenti propone pannelli in braille e modelli tattili. 

     



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