Palazzo Bisaccioni è ubicato nel cuore del centro storico e si affaccia su una delle piazze più belle di Jesi, Piazza Colocci. L’edificio, che sorge su una parte di muro dell’antico teatro romano, è stato più volte ristrutturato, fino a nascondere quasi del tutto l’impianto rinascimentale originario risalente al 1527, come ancora ricordano l’iscrizione sulla cornice di una finestra e il bel portale ornato da stipiti di pietra bianca.
Sin dal 1844, Palazzo Bisaccioni è stato la sede originaria della Cassa di Risparmio di Jesi. Attualmente ospita la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, che nasce nel 1992, a seguito della legge 218 del 1990, con la quale si è stabilito di separare l’attività operativa bancaria delle Casse di Risparmio dagli interventi di natura sociale e culturale a favore delle comunità locali.
La Quadreria della Fondazione è composta da Opere d’Arte Antica, dal ‘500 al ‘700 (si distinguono quelle di Francesco da Ponte, Guercino, Carlo Cignani e Giorgio Vasari), e dalla collezione d’Arte Contemporanea, che riunisce opere di artisti soprattutto jesini e marchigiani (tra i principali si citano Orfeo Tamburi, Edmondo Giuliani, De Carolis, Raul Batocco, Ezio Bartocci, Eugenio Azzocchi).
Sono inoltre esposte temporaneamente opere provenienti dall’ambito territoriale restaurate dalla Fondazione grazie ai continui investimenti in attività di conservazione del patrimonio.
Accanto alle sale di rappresentanza e alla sala convegni, sono custoditi l’Archivio Storico della Cassa di Risparmio di Jesi, che raccoglie la documentazione accumulata negli anni della sua attività creditizia, e la Biblioteca, dove sono raccolte e catalogate pregevoli pubblicazioni (tra cui libri d’arte, ristampe di antichi codici, mappe e riproduzioni), finanziate dalle Fondazioni e provenienti da tutta Italia. Il percorso prosegue nelle eleganti e funzionali sale riunioni e convegni che la Fondazione mette a disposizione della collettività
Palazzo Bisaccioni è unico nel suo genere in quanto al suo interno è presente il Caveau, costruito negli anni ’50. E’ perfettamente conservato e riporta intatto il suo aspetto elegante ed imponente, capace di suscitare in chi lo visita sicurezza e timore allo stesso tempo. Non si può non restare affascinati davanti alla stanza blindata del Tesoro, alle cassette di sicurezza, alle casseforti d’epoca e ai passaggi segreti. Viene esposta inoltre la Collezione di monete e banconote della Repubblica, in un percorso pensato per bambini, ragazzi e per chiunque voglia avvicinarsi alla storia economica del nostro paese visitando un luogo unico e pieno di fascino, che è stato parte attiva in questa storia.
L’ingresso e le visite guidate sono gratuiti.