Cultura

Museo Diocesano


  • Indirizzo :Oratorio Confraternita del Suffragio - Piazzale Girfalco,snc (FM) FERMO
  • Tel. : 0734 229350
    Fax : 0734 220386
  • Email : museodiocesano@fermo.chiesacattolica.it   
  • Sito web : http://www.museodiocesanofermo.it
  • Orario : Sabato e domenica dalle 10/13 e 14/17
    Note : Per le convenzioni che danno diritto alle riduzioni e alla gratuità consultare il sito del museo
  • Ingresso : Intero: 4 €. Ridotto: 2 € Omaggio
  • Tipologia : Arte Archeologia
  • Servizi : Biglietteria, visite guidate

  • La sede e le collezioni
  • Il Museo Diocesano, riaperto il 16 aprile 2004 al termine di lavori di riallestimento, è ubicato a fianco della Cattedrale Metropolitana, quasi un suo ideale prolungamento, nei locali dell'Oratorio e pertinenze della estinta Confraternita del Suffragio. Il Museo vuole raccontare la storia e le espressioni artistiche di una vasta comunità, sparsa nell'Arcidiocesi fermana che consta di ben cinquantotto Comuni, tutti profondamente legati alla Cattedrale. Le opere sono, infatti, una scelta di quelle conservate nel Tesoro della Cattedrale stessa, con l'aggiunta di altre provenienti dall'Arcivescovado, da chiese di Fermo e dalla Arcidiocesi.

    Vi sono esposte testimonianze di un arco di tempo che dall'arte paleocristiana giunge fino agli inizi del '900, ripercorrendo le diverse fasi costruttive della Chiesa, la presenza di insigni vescovi, i rapporti con il papato, la liturgia, la devozione. Poiché le suppellettili, gli arredi, i dipinti, i paramenti hanno sempre un preciso riferimento al culto cristiano nei molti secoli di storia e hanno impresse le norme delle diverse riforme liturgiche, spesso risultano di difficile interpretazione ed è arduo coglierne il valore, il significato, l'uso. Tutto ciò ha indotto a pensare e organizzare un'esposizione per tipologie omogenee, seguendo poi, all'interno di ognuna di esse, epoche e stili.

    Le sezioni più ampie sono così costituite: Sala dell'Argenteria (calici, ostensori, pissidi, reliquiari, eccetera), suppellettili sacre di splendida fattura, tra cui un calice gotico, un tempietto in lapislazzuli, il servizio pontificale del cardinale Brancadoro del celebre orafo G. L. Valadier, l'ostensorio del cardinale De Angelis, lavori di celebri argentieri e orafi romani e locali (Piani, Raffaelli); le Sale dei Paramenti sacri dal Seicento agli inizi del Novecento. Collocazione particolare è riservata alla Casula di San Tommaso Becket, frutto dell'arte tessile di origine araba datata al 1116, dono alla Chiesa fermana della madre del Santo in ricordo dell'amicizia tra San Tommaso e un vescovo fermano, Presbitero.

    La Quadreria poi si dispiega in due sale e raccoglie opere di celebri artisti: Marino Angeli, Vittore Crivelli, Carlo Maratta, Pomarancio, Corrado Giacquinto, Hayez, Luigi Fontana. All'ingresso nella prima grande sala sono raccolti autentici capolavori, la parte più cospicua del Tesoro della Cattedrale: vi si possono ammirare, infatti, il Messale De Firmonibus miniato nel 1436 da Ugolino da Milano, un messale miniato del secolo XIII, la stauroteca di Pio III, il pastorale in tartaruga e madreperla dono di Papa Sisto V, il monumentale ciborio in bronzo dei fratelli Lombardi-Solari, sec. XVI.

    Oratorio di Santa Monica

    Collocato lungo Corso Cavour, accanto alla Chiesa di S. Agostino, l'Oratorio fu voluto da Giovanni di Guglielmo nel 1423. Due secoli dopo vi si insediò la Confraternita di Santa Monica. All'interno si può ammirare uno straordinario ciclo di affreschi in stile tardo gotico con le Storie di San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista, a cui l'Oratorio era inizialmente dedicato. Nelle volte sono raffigurati gli Evangelisti, i Dottori della Chiesa e le Virtù. 

     



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