Descrizione:
Un uomo vestito con un abito rosso bordato di pelliccia e con un elegante copricapo, invita con lo sguardo lo spettatore a leggere quanto scritto su un libro aperto. Con l’indice della mano destra, l’uomo addita un preciso passo del libro in gran parte illeggibile in cui però si distinguono poche parole tra cui “Pyrmilla”, nome aulico della donna amata.
Questo verso, in cui è condensato lo struggimento amoroso dell’uomo ritratto nel quadro, permette di riconoscere l’identità del personaggio del quadro, autore di un componimento poetico dedicato a Pyrmilla. L’uomo è il medico e umanista Francesco Arsilli, originario di Senigallia, che visse a Roma presso la corte pontificia, tra il 1515 ed il 1527. Proprio a Roma l’umanista dovrebbe aver conosciuto il pittore veneto Sebastiano Luciani detto ‘del Piombo’ perché aveva ricevuto da Papa Clemente VII l’ufficio della piombatura, l’incarico cioè di bollare i diplomi col sigillo del piombo, un’attività ambita perchè consentiva agli artisti di ottenere una rendita sicura anche durante i periodi di inattività. Giunto a Roma da Venezia, dove era nato verso il 1485, già da artista affermato, lavorò per Agostino Chigi e per lo stesso Pontefice, venendo in contatto nella Capitale con la figura di Michelangelo che influenzò il suo operato.