Cultura

Le Opere > Giuseppe Recco - Fiori e dolciumi in un piatto d'argento

  • Autore: Giuseppe Recco
  • Titolo: Fiori e dolciumi in un piatto d'argento
  • Localizzazione: PESARO - Musei Civici
  • Dati tecnici: 1683 ca. , Olio su tela, cm 120 x110
  • Descrizione: 

    Giuseppe Recco fu la personalità più importante della natura morta napoletana. Nella sua vasta produzione toccò vari settori, da quelli più legati alla tradizione napoletana - come pesci e fiori - agli interni di dispense, fino alle raccolte più o meno moraleggianti e simboliche di curiosità e “vanitas”. Il suo percorso prende l’avvio da un fondamento naturalistico ancora caravaggesco fino a giungere ad una sempre maggior articolazione in chiave barocca. Un gruppo di opere della seconda metà del Seicento (cui appartiene anche la tela pesarese) è caratterizzato da una particolare attenzione alla definizione dei singoli oggetti e alla loro organizzazione sintattica anche con valenze simboliche e morali: la Natura morta con dolci, fiori e strumenti vari (I cinque sensi) in cui si ritrova il vassoio metallico con frutti canditi, appoggiato su un basamento in pietra, la Natura morta di fiori, frutta e dolci, in cui oltre al consueto vassoio di dolci e al bouquet di fiori entro vaso di vetro, è presente anche un analogo tendaggio giocato sui toni dell’arancio che fa da quinta scenografica alla scena, fino alla Natura morta con collezione di vetri rappresentazione di una completa e varia raccolta di vetri lavorati, contenitori di diverse fogge e dimensioni accanto ad una più tradizionale coppa con fiori. Negli ultimi anni, le opere di Recco sono firmate o siglate con l’aggiunta di un “EQUES” per esteso o in monogramma, segno di un cavalierato sui cui tempi e modi non si hanno notizie. Nella seconda fase della sua attività, la fedeltà all’oggetto, la gamma cromatica, i nessi compositivi vanno sempre più a dispiegarsi secondo parametri di progressivo segno barocco, dando vita a inediti accostamenti di colori, luci intense e ad un respiro complessivamente più scenografico. Anche l’opera dei Musei Civici proveniente dalla collezione Machirelli Giordani, presenta la sigla in basso a destra “E.QS.R.”: si tratta di un capolavoro della maturità stilistica ed espressiva del pittore, caratterizzato da una particolare freschezza inventiva e cromatica.



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