Descrizione: Insieme alla Pala dell’Incoronazione della Vergine di Giovanni Bellini, il dipinto di Marco Zoppo testimonia la cultura figurativa che si sviluppa a Pesaro nella seconda metà del Quattrocento al tempo degli Sforza. Vicina agli splendori di Federico da Montefeltro a Urbino e di Sigismondo Malatesta a Rimini, la città è una delle piccole corti protagoniste, attraverso la circolazione di uomini e idee, della diffusione del pensiero e delle opere del rinascimento italiano.
Nel 1471, pochi anni prima del capolavoro di Bellini, viene commissionata a Marco Zoppo una pala per la chiesa pesarese dell’Osservanza; successivamente questo dipinto passa alla chiesa di San Giovanni e viene poi smembrato. Nella Pinacoteca rimane il Cristo deposto che ne costituiva la cimasa e il tondo con la Testa di San Giovanni Battista forse parte della stessa opera. Il pannello centrale raffigurante la Madonna con il Bambino e Santi è invece attualmente a Berlino, allo Staatliche Museen; risulta dispersa la predella.
La tormentata drammaticità della Testa del Battista si stempera nel Cristo in una composta armonia fra tradizione cortese e innovazione rinascimentale; è il frutto dell’eterogeneo percorso artistico di Marco Zoppo, capace di avvicinarsi a Mantegna e Bellini passando per esperienze diverse tra Ferrara, Bologna e Venezia.