Cultura

Musei.ConsultazioneBeni2023


SIBILLA

Autore
Bianconi Domenico Contesto: cultura agropastorale

Descrizione

Le narrazioni locali sulla Sibilla si presentano come rielaborazioni della mitologia classica, fonte diretta del personaggio, e delle gesta fantastiche di Guerini il Meschino, protagonista dell'omonimo romanzo cavalleresco di Andrea da Barberino, risalente al sec. XIV e di cui 癡 storicamente attestata l'ampia circolazione folklorica, nelle forme orali dell'ottava popolare. Tali rielaborazioni sono utilizzate a livello locale come leggende eziologiche, in relazione alla toponomastica e alle caratteristiche naturali del territorio. Nel brano seguente si noti il riferimento alla letteratura popolare a stampa.< Il libro del Guerin Meschino la povera nonna ce l'aveva e ce lo leggeva, noi eravamo monelli. Diceva che il Meschino cercava le origini del padre e la madre e gli avevano detto di andare da questa Fata Alcina alla Sibilla. Prima di andare alla Sibilla c'era una romitoria, uno di questi eremi. Qui gli dissero:"Stai attento se vai dentro alla Grotta delle Fate che ti ingannano. Sono demoni e sono belle donne. Non ci devi stare pi羅 di un anno e tre giorni. Se passa pi羅 di un anno e tre giorni non potrai pi羅 scappare da li' dentro. Queste fate lo tentavano dentro a questo paradiso con i giardini e i banchetti. Quando arriv簷 l'ultimo giorno questo Meschino doveva andare e disse alle Fata Alcina: "Io devo andare. Sono venuto qui per trovare l'origine dei miei genitori". Ma la Fata continuava a parlare di altre cose tentando di farlo rimanere li'. Alla fine gli disse:"Vai maledetto ma non troverai mai l'origine di tua madre e tuo padre. Allora il Meschino gli rispose:"E voi maledette sarete nell'inferno per l'eternit�. C'癡 stato qualcosa ai tempi degli antichi romani: c'era un'indovina, una maga. Ci andavano di notte quando c'era la luna piena nel periodo estivo. Al tempo dei pagani. Andavano lass羅 per sapere le cose loro, quelle che non riuscivano a sapere la maga gliele diceva. Ci andavano per la salute. Questo lo dicevano i vecchi ma 癡 la verit� che c'era qualcuno ai tempi degli antichi romani. Il libro poi 癡 una fantasia dello scrittore. E ancora ci sta lass羅. io ci sono stato da monello, accompagnai un altro che ero un ragazzo, avevo una quindicina di anni. C'era un entrata che calava gi羅, c'era uno scalino di pietra e poi era murata. C'erano tutte scritte; lettere alte cos穫 anche sulla roccia sia fuori che dentro. Non si leggevano questi segni in che lingua erano ma si capivano bene anche dentro. Sulla roccia erano scalpellinati questi segni a croce. Dopo li' come hanno provato ad aprire ci sono tutte rocce cos穫, tutte lastre rotte che scivolano una sull'altra. io ci sono stato negli anni 50 e ancora era intatta. Dicevano che l'aveva scongiurata un papa, l'aveva fatta murare perch癡 scappavano queste ragazze e portavano via i pastori.[...] Nel meschino si parla di Norcia ma l'eremo era questo qui a Panico, quello dove c'癡 la grotta S. Angelo. Eremo S. Angelo in Val di Panico. Li sapevano di questi demoni. I Sibillini sono conosciute come montagne demoniache perch癡 sono montagne con punte alte e vallate profonde. L'Infernaccio e la Sibilla ad esempio erano il giorno e la notte: l'Infernaccio 癡 sempre in ombra, la Sibilla sempre in pieno sole. La parete nord separa il giorno dalla notte>

Identificatore
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