Descrizione
intero bene, Il 24 novembre 1850 il Governo Pontificio decise di dotare le principali città dello Stato di una caserma. Nel 1852 l'ingegnere comunale Agostino Benedettelli presentò un progetto che non piacque alla Commissione d'Ornato perché giudicato troppo semplice. Il Comune chiese allora la consulenza degli ingegneri Pastorelli e Bianconi che il 13 settembre 1856 presentarono una relazione proponendo l'elevazione di un terzo piano. Una seconda consulenza fu chiesta all'architetto Ireneo Aleandri che il 7 maggio 1858 presentò la sua relazione concordando sull'opportunità del terzo piano, ma escludendo l'uso di ordini architettonici sui prospetti.
intero bene, I lavori di costruzione iniziarono nel 1858 e nel 1860, alla caduta dello Stato pontificio, non erano stati ancora completati.
intero bene, Dopo l`8 settembre 1860 la caserma, passata allo Stato italiano, fu occupata dal 26° Battaglione Bersaglieri che aveva sconfitto l'esercito pontificio a Castelfidardo. Succesivamente, dopo avere realizzato alcune modifiche interne, vi fu acquartierato il 16° Reggimento Fanteria.
complesso di appartenenza, Il 16 febbraio 1863 l`Ufficio d`Intendenza Militare chiese un cortile per le esercitazioni non essendo più sufficiente a tal scopo il piazzale antistante la caserma. Dopo varie discussioni il cortile potè essere realizzato sul retro dell'edificio occupando una piccola strada detta delle Moie.
prospetto posteriore, Per collegare il piano terra della caserma col cortile posteriore fu costruita una scala esterna a due rampe contrapposte (ora demolita) che andarono ad occupare alcune finestre del piano seminterrato.
corpo sud-ovest, Dopo il 1860 si resero necessari alcuni lavori di restauro e consolidamento a seguito di dissesti statici dovuti a cedimenti fondali che interessarono il corpo sud-ovest. Furono posti in opera numerosi tiranti in ferro con ancoraggi estreni soprattutto in tale zona dell'edificio. Molto probabilmente in tale occasione le volte in muratura del piano terra furono sostituite con solai in legno.
intero bene, L`ultimo atto amministrativo relativo ad ipoteche e successioni riguardante la caserma è datato 11 ottobre 1894.
complesso di appartenenza, Tra il 1930 e il 1931 furono costruiti quattro corpi di fabbrica che completarono il complesso della caserma. Il primo, costruito a nord, isolato dal corpo di fabbrica originario, fu destinato a sede del Comando (scheda 1100047008), mentre gli altri tre, costruiti intorno al cortile posteriore, furono destinati alla truppa (corpo sud), alla cucina e al refettorio (corpo est) e alla scuderia (corpo ovest). Questi tre corpi furono demoliti nel 1995.
intero bene, In epoca non precista dalle fonti (forse negli anni `30) fu realizzato un alloggio all'interno dell'edificio e furono chiuse le arcate centrali sui setti murari trasversali.
intero bene, Prima del 1944 la caserma fu sopraelevata nella parte centrale anteriore. Il nuovo piano fu coperto con un tetto a capanna, mentre l'originario tetto a padiglione fu tagliato nella parte posteriore per realizzare una terrazza. La data ante quem si ricava da alcune scritte rinvenute in tali locali e risalenti all'occupazione della caserma da parte dell'esercito inglese.
scala principale, In epoca non precista dalle fonti (forse negli anni `30-40) la scala principale fu parzialmente modificata.
piano terra, Negli anni `60, in un locale del piano terra adiacente al lato destro dell'androne, fu realizzato un sacrario ai Caduti in guerra. La finestra sul prospetto principale fu trasformata in una porta con una riquadratura uguale al portale principale.
intero bene, Il 17 settembre 1966 venne adottato il PRG che sull`area della caserma prevedeva la realizzazione di un centro commerciale e direzionale da attuarsi attraverso un piano particolareggiato. Negli anni successivi venne predisposto tale strumento che prevedeva la demolizione di tutto il complesso. Per impedire ciò il 19 maggio 1990 la Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici delle Marche sottopose tutta l'area alle disposizioni della legge 1089/1939. Successivamente, con provvedimento dell'8 agosto 1991, il vincolo fu ridotto solo ai due corpi nord. Il 5 settembre dello stesso anno fu adottata la variante al piano di recupero recependo la nuova situazione.
intero bene, All`inizio degli anni `90 l`edificio passò dal Ministero della Difesa al Comune che vi trasferì provvisoriamente alcuni uffici e aule dell'Accademia di Belle Arti.
complesso di appartenenza, Nel 1995 i tre corpi di fabbrica che delimitavano il cortile posteriore furono demoliti per far posto all'attuale centro direzionale.
intero bene, Il giorno 26 settembre 1997 ha inizio una serie di scosse sismiche che provoca nell'edificio i seguenti danni: accentuazione delle lesioni a taglio sopra gli architravi delle finestre del prospetto principale e di quello a nord
intero bene, Il giorno 31 gennaio 1999 è approvato dalla Conferenza Servizi il progetto di restauro e di riparazione che in particolare prevede: consolidamento delle fondazioni con pali inclinati tipo idrojet
intero bene, Il giorno 25 febbraio 2000 iniziarono i lavori di restauro. Gli interventi strutturali furono realizzati su tutto l'edificio mentre le opere di finitura furono limitate al terzo piano, alla scala di collegamento e all'androne di ingresso. I lavori sono terminati nel 2004