Descrizione
intero bene, La chiesa ed il corpo di fabbrica distinto dalla part. 352 occupano aree immediatamente a ridosso della cinta muraria, anzi la zona absidale della prima é realizzata sopra di essa. Tale singolare situazione fa ipotizzare che l'attuale conformazione planimetrica sia il frutto di un intervento di ampliamento e ristrutturazione attuato solo dopo il venir meno di qualsiasi funzione militare delle mura urbiche, fenomeno questo databile intorno al sec. XVII. Inoltre la presenza al p. t. del corpo distinto dalla part. 532 dei resti di quello che appare essere un portico a confine con l'attuale chiesa potrebbe far ipotizzare una posizione primitiva di quest'ultima diversa dall'odierna.
intero bene, Nel 1290 alcuni documenti testimoniano dell`esistenza del Monastero delle Macchie e della Chiesa di S. Maria, costruiti probabilmente entrambi poco tempo prima dai monaci cistercensi. Risalgono probabilmente a questo periodo i resti di quello che sembrerebbe essere un portico posto al p. t. del corpo distinto con la part. 532, a confine con l'attuale chiesa.
intero bene, I Cistercensi abbandonano il convento, che viene preso dai Benedettini.
intero bene, Nel 1491 si amplia il convento, come testimoniato da un`iscrizione posta sull'architrave di una finestra del corpo distinto dalla part. 531. Probabilmente l'intervento riguarda l'intera costruzione contrassegnata con la part. 531.
intero bene, Nel 1550 l`Amministrazione comunale affida il convento ai Minori Osservanti, che vi resteranno fino al 1564.
intero bene, Dal 1577 e fino al 1590 circa il convento viene tenuto dai Domenicani.
intero bene, Dopo i Domenicani il convento viene dato in commenda a diversi cardinali, fra i quali Evangelista Pallotta, che nel 1608 fa ricostruire l'annessa Chiesa di S. Maria in Vepretis.
intero bene, Il convento viene affidato ai Chierici Minori di S. Francesco Caracciolo.
intero bene, I Chierici Minori di S. Francesco Caracciolo, prima di stabilirsi nel convento, lo sottopongono ad opere di restauro.
intero bene, Nella seconda metà del sec. XX l`intero corpo del convento é sottoposto a pesanti interventi di ristrutturazione, riguardanti soprattutto la realizzazione di solai in latero-cemento in sostituzione degli originari orizzontamenti, la creazione di corpi aggiuntivi secondari, come quello realizzato in testa all'edificio distinto dalla part. 531, e la costruzione dell'attuale corpo scala.
intero bene, Non si hanno notizie specifiche circa la soppressione napoleonica, anche se il convento subì sicuramente la demaniazione in quanto in seguito fu dotato nuovamente di beni.
intero bene, Restaurato il governo pontificio, il convento é dotato di beni.
intero bene, Il convento viene indemaniato e l`ordine religioso soppresso. L`edificio è adibito inizialmente ad ospedale, scuola pubblica e orfanotrofio
facciata, I caratteri stilistici e costruttivi della facciata e del retrostante portico fanno supporre che essi siano stati realizzati dopo il 1866, quasi sicuramente per adeguare l'ingresso dell'edificio alle nuove funzioni ospitate.