Descrizione
intero bene, L'oratorio fu costruito tra il 1486 e il 1492 su progetto del maestro Venanzio Lombardo e intitolato a San Sebastiano.
altare maggiore, Nel 1492 il pittore ginesino Stefano Folchetti realizza l'affresco raffigurante la Madonna del Latte, poi inglobato nella composizione lignea dell'altare barocco.
intero bene, Dal 1616 l'oratorio assume il titolo di chiesa del SS. Rosario, in quanto officiato per conto della Confraternita omonima, che vi aveva sede dal 1518.
altare maggiore, Nel 1604 la Confraternita commissiona al maestro bolognese Vincenzo Bagnolo la realizzazione di un altare in stucco e al pittore e stuccatore ginesino Domenico Malpiedi la decorazione a olio, con la raffigurazione in formelle dei quindici Misteri del Rosario, di una cornice che riquadrasse l'affresco quattrocentesco.
altare maggiore, Nel 1652 la Confraternita incarica il maestro matelicese Scipione Paris di scolpire un nuovo tabernacolo ligneo per l'altare maggiore in sostituzione di quello in stucco realizzato da Vincenzo Bagnoli e crollato per motivi statici nel 1635. Il nuovo tabernacolo viene dorato circa 11 anni dopo da Giovanni Palocci.
interno chiesa, Tra il 1655 e il 1659 si realizzano lavori che comprendono alcune modifiche strutturali e l'ammodernamento dell'apparato decorativo, con la realizzazione della cantoria in legno dipinto ad opera degli amandolesi Giuseppe e Filippo Benattendi.
facciata, Nel 1620 il pittore bolognese Pompeo Bagnoli dipinge a fresco sul la facciata un'immagine della Madonna col Bambino tra angeli, che viene ricollocata sul portale dopo i lavori di ampliamento e ammodernamento realizzati tra il 1655 e il 1659.
organo, Nel 1669 viene collocato sulla cantoria l'organo costruito da Giuseppe Greppi, poi trasferito nel 1839 nella contigua chiesa di S. Francesco.
intero bene, A seguito delle leggi eversive, nel 1861 l'oratorio, passato sotto l'amministrazione dell'attiguo complesso conventuale di S. Francesco, viene ceduto al Comune.