Cultura

L`opera `appartiene ad un periodo, iniziato sul finire degli anni Settanta, nel quale l'artista è attento al recupero di un processo formativo dell'immagine che fonda sulla fotografia, sul colore, le didascalie analiticoùdescrittive e la loro possibile connessione con la musica, elemento quest'ultimo che ha connotato le ricerche di poco precedenti, in particolare la serie dei films, degli audiovisivi quali Requiem del 1976, Trilogia e Ouverture del 1978 e successivamente Concerto per voce solista e due chitarre, Musica muta e Alba, tutte del 1979. Nei lavori realizzati a cavallo tra gli anni Settanta ed Ottanta che Giuman raccoglie nella serie Ombre di Perugia, momento al quale appartiene l'opera in oggetto, il recupero di un possibile valore formale assunto dall'immagine, appare più evidente' (Bignardi M./ Fiorillo A.P. 1990, scheda n. 375).