Cultura

Il titolo si riferisce al canto XXXIV - "La ginestra (o fiore del deserto)" (1836). Nella canzone si parla della coraggiosa e allo stesso tempo fragile resistenza, che la ginestra oppone alla lava del Vesuvio, il monte sterminatore, simbolo della natura crudele e distruttiva. La ginestra diviene simbolo della condizione umana. Leopardi in questo canto mette in contrapposizione la smisurata potenza della Natura con la debolezza e fragilità, quasi impotenza, del genere umano. Nel disegno in primo piano sulla destra si trova il volto di Giacomo Leopardi dalla cui testa si staglia un vulcano nell’atto di eruttare una nube di polvere; sulla sinistra c'è una statua di arte classica rappresentante una donna capovolta, simbolo della città distrutta dalla forza della Natura sulle cui rovine ricresce l'erba dove pascola una capra.