Cultura

Il dipinto raffigura un muretto di un giardino circondato da una fila di alberi. In primo piano sul lato lungo del muro è poggiato un mastello con una zappa. La luce filtra tra i rami illuminando la porzione di terreno davanti alla tinozza e colpendo il muro in più punti creando macchie alternate.

L'opera, insieme ad altre settantatré, fu donata dal pittore maceratese Gualtiero Baynes alla Pinacoteca della sua città a condizione che i dipinti venissero prelevati dal Comune di Macerata un mese dopo la morte dell'artista, senza spese per gli eredi, e che venissero esposti in locali idonei. I settantaquattro dipinti furono consegnati alla Pinacoteca di Macerata il 30 ottobre 1939. Baynes realizza altri piccoli dipinti datati 1903 e 1905 di uguale formato, conservati sempre in Palazzo Buonaccorsi, aventi per soggetto scorci di esterni di ville fiorentine e ville di campagna, sempre ponendo grande attenzione agli effetti luministici. L'arte dell'artista condensa le influenze stilistiche assimilate a partire dai macchiaioli, Silvestro Lega e Telemaco Signorini, per arrivare al contatto con la pittura piemontese di Enrico Reycend.