Cultura

L'opera è divisa in due sezioni: nella parte bassa compaiono due archi ogivali, mentre in quella alta un quadrato, simile ad un sarcofago, è inserito in una volta a botte. Le forme sono disegnate come fossero dei bozzetti, mentre i volumi e la profondità sono dati dalla presenza di porzioni di colore. Queste assumono le sembianze di un cielo, incastonato all'interno degli elementi architettonici.

L`opera appartiene al ciclo "Ricordando l`affresco" al quale l`artista lavorava dalla fine degli anni settanta. Bruzzesi recupera il gesto, conferendogli un valore storico e formativo della coscienza artistica. La sua azione si colloca nell'ambito della stagione concettuale, "non vuole riproporre anacronisticamente l'esercizio tecnico, la pratica artigiana, bensì il suo processo progettuale, che lega l'affresco alla progettualità di una rinnovata architettura, espressione di una reale summa delle arti"(Bignardi M./ Fiorillo A.P., 1990, scheda n. 41).