Cultura

Il dipinto raffigura la Madonna mentre tende la sacra cintola a San Tommaso Apostolo alla presenza dei santi Lorenzo e Francesco. In alto siede la Vergine sostenuta e circondata da angeli e cherubini. In basso, in posizione quasi centrale, San Tommaso afferra con la mano destra la cintola; sulla sinistra è collocato in piedi San Lorenzo, con i simboli del martirio, la graticola e la palma, titolare della chiesa in cui l'opera si conservava, mentre sulla destra troviamo San Francesco, che, con il crocifisso tra le mani guarda in alto l'apparizione.

Il dipinto proviene dall'altare maggiore della ex chiesa di San Lorenzo a Macerata. L'opera è firmata e datata da Andrea Boscoli sul sarcofago, pittore fiorentino attivo nelle Marche dal 1600 al 1606 circa. La prime citazioni della pala si hanno nell'Ottocento (Maggiori 1832, Natali circa 1864), mentre il Ricci (1834) la riferisce erroneamente a Marcello Gobbi, allievo maceratese di Boscoli. In seguito all'indemaniamento della chiesa avvenuto nel 1892, l'opera viene trasferita nella Biblioteca dove aveva sede anche la Pinacoteca Civica. Restaurata nel 1940, viene esposta in quello stesso anno alla 'Mostra del Cinquecento toscano in Palazzo Strozzi'. Nel 2014 la pala è sottoposta ad un secondo restauro che ha riportato alla luce la ricca gamma cromatica e l'intensità e la corposità della dalmatica di San Lorenzo. Come sottolineato da Giuliana Pascucci "il dipinto maceratese, per l'agilità narrativa e per la felice tavolozza, segna nell'operato marchigiano di Boscoli un'evoluzione stilistica antesignana al Barocco" (Pascucci 2017, p. 160).