Cultura

Il soggetto femminile è ritratto in posizione supina su di una poltrona, con la testa poggiata su un cuscino, gli occhi chiusi e le braccia distese lungo i fianchi. Il corpo è nudo, coperto solo in parte da un drappo che avvolge la gamba destra e ricopre parte della sinistra.

L’opera presa in esame è databile all’ultimo quarto del sec. XIX e si inscrive appieno nel clima artistico simbolista, che Tassara sembra respirare nelle opere di carattere estetizzante. Come sottolineato dalla critica, la figura si presenta rigida nel modellato, ritratta in una posa innaturale e un senso di scarsa volumetria è ribadito anche dalle pieghe scabre del drappo. Il percorso artistico di Tassara è delineato con precisione da Giulio Angelucci nel 1984 e tutto il suo operato, anche nelle vesti di letterato e politico, è stato recentemente indagato in uno studio del 2013. Nella Pinacoteca Civica si conservano altre sue opere, tra cui diversi busti ritratto in gesso e un bozzetto raffigurante "Cristo Crocifisso".