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09/09/2023

Si chiude il Convegno internazionale dedicato a Luigi Vanvitelli. Acquaroli: “Costruire il futuro in una prospettiva di bellezza, valorizzando gli insegnamenti che ci sono stati lasciati in eredità dal passato”.

Si è concluso oggi ad Ancona il Convegno dedicato a “Luigi Vanvitelli, il Maestro e la sua eredità”: tre giornate di studio organizzate per le celebrazioni dei 250 anni dalla morte del celebre architetto, ingegnere e scenografo, che ha lasciato tracce significative del suo ingegno in Campania, Lazio e nelle Marche. Questo convegno fa parte di un programma di iniziative di rilievo nazionale e internazionale attivato dal Museo Reggia di Caserta - opera più celebre di Vanvitelli - in diversi territori, topici nella biografia personale e artistica di Luigi Vanvitelli, tra questi la Mole di Ancona, nei cui spazi si sono succeduti da giovedì 7 settembre ad oggi gli interventi di importanti studiosi della materia. Quattro le sessioni di lavoro: “La poliedricità del maestro tra formazione ed esperienze”; “Il professionista tra committenza e collaborazioni”; “La narrazione dell’opera vanvitelliana” ed infine “L’eredità: la diffusione del linguaggio vanvitelliano”. Quest’ultima giornata ha visto le conclusioni del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, dell’assessore alla Cultura Chiara Biondi, del sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, intervenuto in video collegamento, e da ultimo, del direttore generale della Reggia di Caserta, Tiziana Maffei. Un convegno che segna in bilancio numeri di grande successo: ogni sessione di lavoro è stata trasmessa in streaming e ha registrato circa 250 visualizzazioni ciascuna; 2300 le visite giornaliere al sito web di presentazione; numerose le adesioni da parte degli ordini professionali. Le cifre sono state comunicate dalla dirigente del Servizio Cultura della Regione Marche, Daniela Tisi, che ha fatto da moderatrice. Il presidente Acquaroli ha ringraziato tutti coloro che hanno lavorato alla realizzazione del convegno il quale, come ha dichiarato, “è servito a comprendere pienamente il grande lavoro svolto da quegli artisti che hanno contribuito in maniera indelebile a costruire le nostre città. Trecento anni fa Vanvitelli ampliava il porto di Ancona, facendo così della città, attraverso l’apertura sul mare, la Porta d’Oriente. Vorrei prendere spunto dall’idea geniale di Vanvitelli per fare una similitudine con i tempi che viviamo oggi. Le nostre città sono spesso cresciute senza una visione che guardasse oltre. La sfida lanciata da Vanvitelli deve essere la sfida della Regione che guarda in una prospettiva futura di sviluppo urbanistico che tiene conto delle infrastrutture con una logica di efficienza ma allo stesso tempo di bellezza”. “Occorre dunque – afferma Acquaroli – valorizzare gli insegnamenti che ci sono stati lasciati in eredità dal passato, utilizzandoli per costruire le nostre città del futuro e ridare una dimensione nuova ad Ancona, al suo porto e a tutte le Marche”. Pienamente concorde con il presidente Acquaroli è stato il sottosegretario Vittorio Sgarbi il quale ha auspicato una nuova stagione culturale per Ancona all’insegna della bellezza e l’organizzazione del convegno di Ancona si colloca in questa direzione: “Così facendo – ha detto – si è restituito onore a un artista che ha dato un’immagine nuova alla città sfruttando la sua sensibilità di architetto a cavallo tra il classicismo rinascimentale e il barocco”. “Era doveroso – ha detto infine l’assessore Biondi – tributare il giusto riconoscimento a un artista poliedrico quale Vanvitelli. Spero che il minuzioso lavoro preparatorio compiuto lasci una traccia, specialmente in quei giovani studiosi che vorranno approfondire l’opera vanvitelliana”.