Cultura

Musei.ConsultazioneBeni2023


PRATICHE MAGICHE

Autore
Villa Giuseppina Contesto: cultura contadina

Descrizione

La credenza nel potere malefico dell'invidia è molto diffusa. Spesso il detentore di tale potere non ne è consapevole. Le interviste descrivono numerose pratiche magico-rituali per neutralizzare gli effetti dell'invidia. Da materiale raccolto dai rilevatori sembra che il termine malocchio sia poco usato.< L'erba della Madonna si usava contro l'invidia: si faceva bollire e poi con quell'acqua ci si lavava per "passare" l'invidia. Quando ci si lavava nell'acqua rimaneva una cosa densa, come dei filamenti opachi e densi (grappoli d'invidia): l'acqua torbida era il segno che l'invidia era andata via. C'erano poi le donne che passavano l'invidia con l'olio e il cucchiaio: facevano cadere una goccia d'olio nell'acqua. Se l'olio si spandeva nell'acqua l'invidia era tanta; se invece rimaneva la bolla l'invidia non c'era..Oppure si passava con il grano: i chicchi di grano venivano passati attorno alla persona che aveva l'invidia dicendo parole che nessuno sa perchè non si potevano trasmettere altrimenti chi le diceva non aveva più la virtù. Dopo questo i chicchi venivano messi nell'acqua: se facevano il "cappello" a fare l'invidia era stato un uomo; se facevano la "parnanza" a fare l'invidia era stata una donna.

Identificatore
11 - 00000021