Cultura

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STREGHE-VAMPIRO

Autore
Fioravanti Rita Contesto: cultura contadina

Descrizione

Nella tradizione locale esiste la credenza diffusa in esseri fantastici definiti come streghe che sono caratterizzate da comportamenti ematofagici ai danni dei bambini. Anche se non tutti gli intervistati riferiscono il dettaglio del vampirismo, l'oggetto degli attacchi delle streghe sono sempre i bambini. Il deperimento dei neonati trova spiegazione causale nell'intervento notturno di tali esseri fantastici. Interessante notare che viene loro attribuita la voce dei gatti, il miagolio prolungato degli animali nel silenzio della notte che rimanda ad un paesaggio sonoro prevalentemente rurale. Così come i loro convegni sono ambientati presso boschi di querce o di noci. Alcune delle interviste raccolte nell'area di ricerca identificano nelle streghe donne realmente esistenti che hanno il potere di trasformarsi. Una parte degli intervistati riferisce le tecniche adoperate per neutralizzare i poteri malvagi delle streghe.Nel materiale di ricerca, purtroppo, non è presente nessuna denominazione locale. < Una volta si diceva che se la notte di Natale si metteva un pettine nell'acquasanta, in chiesa, le streghe che sono in chiesa non potevano uscire; Io abitavo in campagna vicino ad un colle dove il venerdì notte si sentivano strilli e miagolii di gatti. Noi per la paura ci rintanavamo dentro casa. Le streghe si radunavano e si riposavano sotto le querce, in un "cerqueto" vicino casa.Quando si radunavano e partivano le streghe dicevano: "Sopra l'acqua, sotto il vento, alla noce di benevento". Le famiglie che avevano dei cavalli li trovavano la mattina con i crini intrecciati. Una famiglia qui vicino ha trovato le treccie sul crine e i cavalli sudati fino a poco tempo fa; tuttora da quella parte si sentono miagolii di gatti e strilli.....Le streghe si radunavano al Colle de lu Ripà dove anticamente c'era una fornace e c'è una macchia di querce. Oppure alle terre di Rino.

Identificatore
11 - 00000012