Cultura

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STREGHE-VAMPIRO

Autore
Martini Ida Contesto: cultura contadina

Descrizione

Nella tradizione locale esiste la credenza diffusa in esseri fantastici definiti come streghe che sono caratterizzate da comportamenti ematofagici ai danni dei bambini. Anche se non tutti gli intervistati riferiscono il dettaglio del vampirismo, l'oggetto degli attacchi delle streghe sono sempre i bambini. Il deperimento dei neonati trova spiegazione causale nell'intervento notturno di tali esseri fantastici. Interessante notare che viene loro attribuita la voce dei gatti, il miagolio prolungato degli animali nel silenzio della notte che rimanda ad un paesaggio sonoro prevalentemente rurale. Così come i loro convegni sono ambientati presso boschi di querce o di noci. Alcune delle interviste raccolte nell'area di ricerca identificano nelle streghe donne realmente esistenti che hanno il potere di trasformarsi. Una parte degli intervistati riferisce le tecniche adoperate per neutralizzare i poteri malvagi delle streghe.Nel materiale di ricerca, purtroppo, non è presente nessuna denominazione locale. Nella variante narrativa di seguito riportata emerge la contaminazione con la figura del lupo mannaro o orso mannaro, di cui la strega sarebbe la versione femminile:< Delle streghe avevamo paura...Quando abitavo nella vecchia casa qui a Propezzano eravamo io e quella donna della casa dove venivano a ballare le fate che abitava proprio di fronte casa...A un certo punto sentimmo un sibilo nell'aria..Il martedì e il venerdì, di notte, sentivi come se nell'aria passava una cavalla che porta i sonagli.."Vieni Ida che adesso ripassano" mi diceva questa signora...E sentivamo in aria le campanelle...E dicevamo le orazioni per quell'anima che aveva bisogno..Poi non abbiamo sentito più niente...E' successo anche dopo la guerra..Nelle notti di luna piena si sentivano questi sonagli per l'aria e erano le streghe..se qualcuno riusciva a dargli un "pungicata" e a fargli uscire una goccia di sangue si salvavano...Bisognava stare attenti quando si battezzavano i bambini perchè se si sbagliava una parola, invece di dire "si vuole" dici "si vola" quella bambina diventerà strega...Se era maschio invece diventava orso mannaro[...]Dicono che le streghe si ungevano i capelli: il venerdì si ungevano i capelli con l'olio e puzzavano di quell'olio...Si sentiva la puzza di olio bruciato...Si mettevano quell'olio per diventare belle[...] A casa nostra mio nonno aveva le cavalle e il sabato non faceva altro che "strecciare" la criniera delle cavalle...Le streghe il venerdì intrecciavano la criniera delle cavalle..."Vedessi che treccine piccole piccole; ma come fanno a intrecciarle così!" diceva mio nonno a mio padre...Prima succedeva...Ancora succede perchè ancora qualcuno si sbaglia con il battesimo...dicono che quelle che vanno in stregoneria a un certo punto non ti rispondono più e partono, diventano streghe...Ai tempi nostri c'era un giovanotto che gli fu detto che la fidanzata andava in stregoneria...Allora questo si mise con l'intenzione di scoprire se era vero e un venerdì rimase a casa della sposa con un paio di forbici...A una certa ora infatti la sposa gli disse di andare via perchè voleva andare a letto..A un certo punto lei si alzò, si spogliò e volò via...La madre gli disse che se voleva salvarla doveva dargli una "pugicata" con una spilla e farle uscire il sangue..Infatti il martedì dopo lui andò a casa della sposa con un paio di forbici...Quando lei lo invitò ad andarsene e fece per volare via lui la ferì con le forbici e le fece uscire del sangue...Lei allora si rimise a sedere e passò la mezzanotte...Era guarita...Bastava fargli uscire una goccia di sangue>

Identificatore
11 - 00000012