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COLTIVAZIONE E LAVORAZIONE DELLA CANAPA

Descrizione

La coltivazione della canapa era diffusa nell'area del Piceno. La pianta veniva seminata all'inizio della primavera e si raccoglieva a partire dalla fine di giugno ai primi di settembre. Si estirpavano per prime le piante maschio e per ultime le piante femmine che portano i semi. Le canapaie si concentravano nelle vicinanze dei corsi d'acqua. Dopo la raccolta la canapa era posta nell'acqua a macerare, in appositi fossi. Dopo una settimana circa i fasci di canapa venivano fatti asciugare al sole. La fase successiva prevedeva battitura e gramolatura degli steli per liberare la parte fibrosa della pianta e prepararla alla cardatura. Il tipo di gramola ultilizzata, la manc穫ngola, 癡 un macinone obbliquo molto pesante manovrato dagli uomini. La pettinatura era eseguita con pettini in ferro dalle donne ma anche da cardatori professionisti. Dalla pettinatura si ottenevano due tipi di fibre: la stoppa pi羅 grezza e il tiglio da cui si otteneva il filato pi羅 pregiato. Dalla filatura si ottenevano le matasse di filato che dipanate e raccolte sulle spole erano pronte per l'orditura. I fili dell'ordito erano insubbiati sul telaio per la tessitura. La navetta con il filo della trama, lanciata alternativamente tra i fili dell'ordito, 癡 l'operazione finale con cui si ottiene il tessuto. < Dappertutto si seminava la canapa: un pezzetto di terra grande secondo la terra disponibile e secondo le donne da marito presenti nella famiglia. La canapa serviva infatti per tessere il corredo delle ragazze. Dopo tagliata si facevano i mazzetti e si portavano a macerare nei "vorghi" lungo il fiume. Dopo sette otto giorni si tirava fuori e si metteva ad asciugare: quando era pi羅 o meno asciutta si portava a casa per essere lavorata: innanzitutto si doveva schiacciare con la "macigna"...La macigna era fatta di legno di quercia, olmo oppure con l'oppio quello che noi chiamiamo "albero". Era fatta con due tronchi a incastro: quello inferiore aveva due denti; quello superiore tre di cui due erano quelli laterali.ssere stata schiacciata con la macigna la canapa veniva passata in un altro attrezzo pi羅 piccolo chiamato la "ciavola" che serviva per raffinare la fibra e far cadere la parte legnosa.....La fibra ottenuta veniva poi passata nei pettini dai canapini: si ottenevano due diverse qualit� di canapa: il "nocchio" pi羅 fine e il "pinicchio" pi羅 grossolano. Con la "conocchia" poi le donne la filavano e facevano le matasse. Le matasse dovevano essere poi sbiancate con la cenere: si mettevano dentro un tino con sopra la cenere fina; poi si metteva a bollire l'acqua e si buttava nel tino; si svuotava il tino e si ripeteva l'operazione finch癡 le matasse non sbiancavano...Poi si tesseva e si faceva il panno.. Una volta tessuto poi il panno doveva essere ulteriormente sbiancato al fiume. Prima della tessitura si doveva fare l'ordito che generalmente veniva fatto con il filo di cotone.

Identificatore
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