Cultura

Musei.ConsultazioneBeni2023


COLTIVAZIONE E LAVORAZIONE DELLA CANAPA

Autore
Morichetti Achille Contesto: cultura contadina

Descrizione

La coltivazione della canapa era diffusa nell'area del Piceno. La pianta veniva seminata all'inizio della primavera e si raccoglieva a partire dalla fine di giugno ai primi di settembre. Si estirpavano per prime le piante maschio e per ultime le piante femmine che portano i semi. Da notare che nella classificazione locale è definita maschio la pianta che porta i semi, al contrario della classificazione botanica. Le canapaie si concentravano nelle vicinanze dei corsi d'acqua. Dopo la raccolta la canapa era posta nell'acqua a macerare, in appositi fossi. Dopo una settimana circa i fasci di canapa venivano fatti asciugare al sole. La fase successiva prevedeva battitura e gramolatura degli steli per liberare la parte fibrosa della pianta e prepararla alla cardatura. Il tipo di gramola ultilizzata, la mancìngola, è un macinone obbliquo molto pesante manovrato dagli uomini. La pettinatura era eseguita con pettini in ferro dalle donne ma anche da cardatori professionisti. Dalla pettinatura si ottenevano due tipi di fibre: la stoppa più grezza e il tiglio da cui si otteneva il filato più pregiato. Dalla filatura si ottenevano le matasse di filato che dipanate e raccolte sulle spole erano pronte per l'orditura. I fili dell'ordito erano insubbiati sul telaio per la tessitura. La navetta con il filo della trama, lanciata alternativamente tra i fili dell'ordito, è l'operazione finale con cui si ottiene il tessuto. < Di canapa se ne metteva, che posso dire, "lo scarico per tutta questa cucina"..La canapa poi si portava nei "vurghi" che stavano vicino Tenna..Noi ce li avevamo proprio al di la' dei campi nostri...Le "canepine" stavano anche qui sotto la Forestale...Qui era più comodo..Quelli che la mettevano qui la portavano sotto al ponte, poi si lavava e l'acqua si mandava via sul Tenna...Si è fatta la canapa fino a quando io avevo 17-18 anni...Quando facevano il panno per fare le lenzuola poi si portava giù al Tenna per farlo sbiancare...Il seme che piantavamo era sempre il nostro che prendevamo da questi maschi, i "sammera"...

Identificatore
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