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CHIESA DI S. PIETRO

Autore
Sacconi Giuseppe restauro cella campanaria

Tipo
chiesa

Descrizione

intero bene, La costruzione della chiesa di S. Pietro si attesta, probabilmente, agli inizi del XI secolo e comunque non oltre il settembre 1028, così come per chiese limitrofe (chiesa dei SS. Quirico e Giulitta) appartenenti allo stesso priorato.

intero bene, Il più antico codice dell'Archivio di Fermo, il `Liber Jurium Episcopatus firmi`, più noto come `codice 1030`, contiene documenti relativi alla donazione di beni fatta, nel mese di settembre del 1028, da Transerico, del fu Vallente, al vescovo di Fermo, per la redenzione della propria anima. Questi cede la sua metà della Chiesa di S. Pietro.

intero bene, In un documento del 1148 il vescovo di Fermo, Liberato, conferma all'Eremo di Fonte Avellava il possesso di chiese e beni nella Diocesi fermana.

intero bene, Il castello di Lapedona già agli inizi del XIII secolo è sotto la giurisdizione di Fermo. La chiesa del castello, intitolata al santo bambino Quirico, come l'altra, posta un miglio ad est e dedicata a S. Pietro, sono officinate dai monaci benedettini dell'abbazia di Santa Croce di Fonte Avellana ed entrambe dipendono dal Priorato di San Leonardo al Volubrio di Montefortino.

copertura, Costituisce uno degli esempi più interessanti di chiesa a navata unica con volta a botte, a sesto rislzato, tipologia questa molto diffusa lungo tutta la vallata dell'Aso. Tale volta é stata sostituita, tra il XV-XVI secolo, da una copertura a capanna, con capriate a vista.

intero bene, E' del 1302 la proposta di vendita dei beni appartenenti alle chiese avellitane di Lapedona, quelle cioè di S. Giacomo, di S. Quirico e di S. Pietro.

intero bene, In seguito alla soppressione della congregazione avellanita, avvenuta nel 1569, la chiesa diviene proprietà della Diocesi di Urbino.

prospetto principale, La facciata della chiesa fu modificata nel 1876 inglobandola al muro di cinta del cimitero, secondo il progetto dell'architetto Giuseppe Sacconi, iniziato nel 1812. Il rifacimento ottocentesco prevedeva la realizzazione di un timpano modanato in laterizio, con la scritta `RESURGENTIS`, mentre per i tre restanti lati, fu eseguito uno sbancamento di circa tre metri di profondità. Scavando al di sotto del corrispondente piano del pavimento sono stati realizzati dei vani, in cui sono state ricavate cappelle funebri

intero bene, Risultano eseguiti tra il 1970 ed il 2000 lavori di restauro e consolidamento della grossa orditura della copertura e delle finiture interne.

Datazione
XI - XI

Localizzazione
(FM) Lapedona

Identificatore
11 - 00217465

Proprietà
CDGG=proprietà Ente Locale; CDGS=Comune di Lapedona;