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CONVENTO DI MONTEMAGGIO

Tipo
convento francescano (osservanti)

Descrizione

convento, nel 1991 il convento viene acquistato dalla Comunità di vita Mondo X la quale inizierà i lavori per convertire il bene in un centro di recupero per ex-tossicodipendenti

chiesa, Le proposte governative furono accettate dal consiglio, che per la manutenzione della chiesa stanziava l'annua somma di lire cinquanta (21 marzo 1867). Con questo importante passo compiuto dall'autorità comunale nel successivo maggio, in nome del Fondo Culto si procedette alla riapertura della chiesa di cui ne venne nominato cappellano il P. Luigi Tamburini da Rimini.

convento, Sostituzione di alcuni solai e rifacimento di gran parte delle coperture

intero bene, I frati che non vivevano tranquilli in quanto dal convento potevano essere scacciati ad arbitrio del Comune e delle superiori autorità governative, dettero l'incarico al Sig Gerì, il quale, dopo alcuni rifiuti, riuscì il 1° luglio 1886 a riappropriarsi per conto dei frati, per il prezzo di novemilanovecentosessantanove lire, degli orti e del fabbricato, esclusa la parte adibita a residenza del medico e a sede delle Scuole Elementari. Il Geri, con rogito del 19 luglio 1887, redatto dal dott. Alberto Giovannini notaio di S. Leo, per la medesima somma di settemilacinquecentoquarantasette lire rivendette ai frati gli stabili acquistati dal Comune

intero bene, il Consiglio Municipale nella seduta del 14 febbraio del 1867 deliberava di richiedere al Fondo Culto la cessione del convento che si proponeva di adibire a sede dell'Asilo Infantile, delle Scuole EIementari Miste e a speciale quartiere della Guardia Nazionale, per aderire all'istanza dei fedeli che erano rimasti privi dell'assistenza spirituale prestata dai padri prima dell'espulsione, veniva inoltre richiesta la riapertura della chiesa. Le richieste delle popolazioni e del Consiglio indussero il Fondo Culto ad affittare il convento al Comune e a prendere in seria considerazione la domanda della riapertura della chiesa, con lettera del 27 febbraio 1867 rispondeva al Municipio di essere disposto a condiscendere alla domanda purchè lo stesso Municipio si assumesse l'onere di sostenere le spese occorrenti per l'officiatura e la manutenzione della chiesa.

intero bene, i frati con il contributo di devoti benefattori recuperarono anche i locali che il Municipio aveva adibito a sede della scuole e ad abitazione del medico.

intero bene, La chiesa e il convento furono edificati a cura del Comune di Montemaggio, Del 1542 è la delibera del Consiglio Municipale con la quale si esprime la volontà di edificare, del 20/12/1543 è la lettera apostolica che approva la fondazione del nuovo convento.

intero bene, i lavori della fabbrica del convento procedevano molto a rilento, per la scarsezza dei mezzi pecuniari da parte dei religiosi che non avrebbero potuto condurre a termine il fabbricato, se non fosse venuto in loro aiuto Mons. Sormani, che oltre a somministrare derrate e generi per il sostentamento dei religiosi, dette trecentodieci scudi per la fabbrica. Il lascito fu accettato dai frati in virtù delle facoltà a loro concesse da Gregorio XIII con la lettera apostolica del 23 gennaio 1582

intero bene, P. Antonio da S. Marino, guardiano nel 1732, nella sua relazione storica inviata al Ministro della Provincia, scriveva queste parole: 'tutto il convento è stato rimodernato ed è di tal struttura, che il dormitorio maggiore si è di cento e più passi ordinari con tre crociere, una delle quali è assai bella. Le stanze poi, che costituiscono il convento nella parte superiore, sono trenta. Le officine poi sono assai comode per essere cinque stanze, la cucina, il refettorio ben aggiustato e, ornato di diverse pitture (...) vi sono altre stanze per forestieri ed altri comodi. E' poi attornato il convento di orti sufficientemente fruttiferi, provvisti di pozzi, arborate con d'intorno la selva che in tutto il circuito sarà di quaranta tornature in circa (...) ha il convento buona libreria'

convento, viene fatta erigere l'infermeria

convento, Il decreto che scioglieva gli ordini regolari e le disposizioni esecutive furono comunicate alla famiglia religiosa del convento dal nobile Pier Leone Massaioli del vicino Montegrimano. Questi fece redigere l'inventario dei mobili e degli arredi sacri, che tenuti temporaneamente in custodia dal guardiano P. Pietro Didi da Pesaro, per ordine dello stesso Massaioli, furono poi consegnati al nobile sammarinese Sig. Giambattista Onofri. Inoltre i religiosi il 17 maggio 1810 furono espulsi dal convento e venne chiusa la chiesa fra I' indignazione delle popolazioni vicine.

convento, per ordine dell`amministratore dei beni ecclesiastici di Pesaro i frati il 15 dicembre 1814 tornarono in possesso del convento e degli annessi.

convento, nel periodo che va dal 1822 al 1830, i frati facero restaurare i tetti e un braccio del convento

convento, dal 20 gennaio 1861, il delegato demaniale Calisto Reali, procede alla presa di possesso e alla compilazione dell'inventario dei beni del convento. Nel 1867 i frati sono costretti ad andarsene e la chiesa a rimanere chiusa al culto

Datazione
XX - XX

Localizzazione
(RN) San Leo

Identificatore
11 - 00119444

Proprietà
CDGG=proprietà mista di Ente e privato; CDGS=Comune di San Leo; CDGG=proprietà mista di Ente e privato; CDGS=Comunità di Vita Mondo X;