Descrizione
intero bene, Theodicio, vescovo di Fermo, concepisce il disegno di costruire un monastero secondo la regola Benedettina e si rivolge all'Imperatore Carlo III, il Grosso, per avere gli aiuti per la costruzione del monastero. Carlo III, nipote di Carlo Magno con diploma, del giorno 24 giugno dell'anno 883, concesse al rettore del monastero e dell'abbazia il privilegio di alcune terre. Anche Theodicio dona al monastero delle terre della Chiesa fermana ed in soli quattro anni (24 giugno 883 - 14 settembre 887) riuscì a portare a termine la costruzione del monastero.
intero bene, Alla consacrazione del 14 settembre 887 partecipa il Capitolo di Fermo, con il Vescovo Theodicio e l'Imperatore Carlo III.
intero bene, I tre diplomi, del 897, di Lamberto, Duca di Spoleto incoronato Re d'Italia nell'889, noti per mezzo del Summarium di Francesco Vanni, cancelliere del Comune di S.Elpidio dal 1413 al 1416, confermano le proprietà del Monastero.
intero bene, I due diplomi di Ottone I, del 964 e del 2 novembre 968, comfermano i beni di S. Croce e sedano il conflitto tra il Vescovo di Fermo, Gaidulfo, e l'abate di S. Croce, in merito a diritti di quest'ultima sulle curtes di S. Ilario e S. Resurrezione.
intero bene, I due diplomi, quello di Ottone II, del 981, e quello di Ottone III, del 996, comfermano i beni di S. Croce stabiliti dal diploma di Carlo III.
intero bene, E' riconducibile, al periodo compreso tra il XI-XII secolo, l'inizio dell'ampliamento della struttura originaria, che sarebbe stata completato nei due secoli successivi.
intero bene, Nel 1285 parte del Monastero crolla, nell'impossibilità economica di porvi rimedio molti monaci si trasferiscono a Fiastra.
intero bene, Il monastero rovinò completamente ed al suo posto, nel Settecento, furono edificate delle case coloniche. Nel 1749 era scomparso ed oggi ne rimane solanto l'ampio recinto.