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CHIESA DI S. PROCOLO

Autore
Antonio di Nicolò affreschi parete laterale

Tipo
chiesa

Descrizione

intero bene, La costruzione di detta chiesa è riconducibile agli inizi del XI secolo, comunque prima del settembre 1063.

intero bene, Dal documento 1030, del Liber Iurium dell'Episcopato della città di Fermo, datato `1063 settembre Fermo` si legge, relativamente alle concessioni territoriali fatte dal Vescovo di Fermo, Ulderico, a Longino, figlio di Suppone : `..et exceptasti ipsa ecclesia Beati Santi Proculi, qui positum est in fundo vel in locum dicitur Clogiano,...`.

intero bene, L'Abate di Farfa ed il Priore di Santa Vittoria erano svincolati territorialmente dai Vescovi. L'Abazia di Farfa era, per privilegio pontificio, una 'abbazia nullius' così, per analogia, il monastero sul Matenano godeva di tale esenzione. Il Priore conferiva benefici con 'cura d'anime' e questa terminologia (cura animorun) la riscontriamo nella visita, del 1770, alla chiesa di S. Procolo in cui, si fà anche riferimento alla presenza della pietra d'altare tutt'ora esistente. La struttura doveva essere quindi sotto l'influenza di Farfa, almeno fino al '400.

affreschi, La Madonna seduta con Bambino, il San Sebastiano, il San Leonardo, la Vergine con il Figlio risultano affreschi affini a dipinti realizzati da Don Antonio di Nicolò, nel 1403.

affreschi, Torna opportuno ricordare che, già fin dal 1448, Fra Marino aveva dipinto il famoso trittico della `Madonna delle Rose` per la Chiesa omonima di Monte Vidon Combatte, e che i parroci di S. Procolo e di S. Marone avevano commissionato a Fra Marino Angeli il `Polittico di Collina`, cui lo Stramucci attribuisce una datazione corrispondente all'anno 1457. Nel territorio di Monte Vidon Combatte, in fatto di pittura religiosa, doveva trovare buon credito un altro santa vittoriese che, intorno al 1470, si presentava come continuatore dell'arte di Fra Marino.

intero bene, La chiesa era dipendente dal Castello, dal quale distava mezzo miglio, fu inventariata nel 1771, dopo la visita del Cardinale Parracciani.

intero bene, La chiesa, sulla cui porta d'accesso è oggi visibile l'incisione di un mattone all'anno 1746, era stata ristrutturata tra quella data e il 17 novembre 1748, su licenza dell'Arcivescovo Borgia, e benedetta dal parroco Collina.

intero bene, Dall'inventario del 1817 si apprende che, in mezzo alla chiesa vi era un vano che fungeva da sepoltura, tale vano è ancora esistente e sono tuttora rintracciabili dei resti.

intero bene, Oggi esistono attigue due chiese intitolate a S. Procolo la più antica, è stata mutilata nella sua proporzione per far spazio alla nuova, costruita nel 1930 da D. Ottavio Flamini e restaurata successivamente nel 1963. Nel suo assetto originario la struttura più antica doveva essere lunga 38 (8.36m) palmi e larga 18 (3.96 m) palmi.

Datazione
XI - XI

Localizzazione
(FM) Monte Vidon Combatte

Identificatore
11 - 00109829

Proprietà
CDGG=proprietà Ente ecclesiastico; CDGS=Parrocchia di S. Biagio;