Descrizione
edificio precedente, La costruzione delle abitazioni che saranno in seguito sede della zecca e' ipotizzabile al secolo XV.
zecca, Con Bolla del 4 luglio 1587 Sisto V dispone l'impianto di una zecca a Montalto. L'impianto di una zecca a Montalto era conseguenza necessaria ai fini di avere una pronta disponibilita' di denaro continuamente occorrente per i lavori avviati e per l'attuazione del grande piano di espansione voluti da Sisto V nello stesso anno 1587.
intero bene, Ai primi di settembre del 1587 viene emanato da Roma l'ordine di dare inizio ai lavori per la costruzione della zecca.
intero bene, I verbali dei Consigli Comunali dei giorni 8-9-24 settembre 1587 testimoniano della rapidita' con cui a Montalto si affronta l'allestimento della zecca. Il giorno 8 si discute sull'erezione della zecca e sugli edifici per ospitare gli addetti e viene dato mandato ai Priori affinche' provvedano a reperire la calce, i mattoni, i legnami necessari ed il denaro.
intero bene, Nel Consiglio Comunale del 9 settembre 1587 i Priori Pietro Paolo Mazzocchi, Trolio di Pasqua e Giustiniano di Cesare insieme al sindaco Rosato di Mecone di Guerriero reperiscono una casa per la zecca piu' una stanza per la Cancelleria di proprieta' di ser Lattanzio Lattei con canone di affitto di 60 fiorini annui e l'orto di Giovan Francesco di Pasqua "pro fabrica Zecche" ossia per gli ampliamenti necessari alla dimensione della struttura al prezzo di 5 fiorini.
intero bene, Nel Consiglio del 24 settembre 1587 si propone l'esigenza di acquisire ulteriori spazi indispensabile per la realizzazione dell'impianto. A tal proposito si affitta l'orto di Federico di Hieronimo.
intero bene, Il 16 novembre 1587 nel protocollo del notaio Mercurio Luzi di Montalto si legge che Giacomozzo Trismondi e sua moglie Donna Lucrezia affittano una loro casa sita tra le abitazioni di " Jacobi Marie Mazze" e di "Federici Carboni" a Francesco Bonmattei, direttore della zecca, per un anno al prezzo di 20 fiorini.
intero bene, Il 25 novembre 1587 il Consiglio Comunale appoggia la richiesta del Bonmattei di una nuova stanza per fondere l'argento ed il rame. La stanza viene allestita in casa di Donna Cesarina. E' da supporre che fosse contigua alle altre proprieta' affittate poiche' Di Pasqua Giovan Francesco, Gerolamo e donna Cesarina sono padre, figlio e madre. Il Bonmattei viene, nello stesso Consiglio, nominato cittadino onorario.
intero bene, Mentre si erano gia' reperite due case e due orti per l'allestimento della zecca forse non tutti i preparativi dovevano essere stati eseguiti a regola d'arte se il 20 novembre del 1587 il responsabile della zecca, il fiorentino Francesco Bonmattei chiede che venga allestita una nuova stanza per fondere i metalli poiche' in quella attuale per ben due volte c'era stato pericolo d'incendio.
intero bene, La zecca nel suo quinquennio di attivita' (1587-1591) emise una varieta' di monete con la specifica scritta "Montalto": testoni coll'immagine della Vergine e serafini intorno, piastre col Cenacolo, la mezza piastra con l'immagine della Madonna tra i santi Lorenzo e Apollonia e le cosidette baiocchelle alcune con l'effige del Papa.
intero bene, La presenza della zecca a Montalto rappresenta oltre ad un prestigio anche un nucleo di promozione economica per le attivita' artigianali che intorno ad essa si svolgono. Oltre ad essere un' opera di sostegno per i lavori in corso, per volonta' di Sisto V, dalla zecca si provvide all'assistenza delle zitelle povere da maritare con l'erogazione di somme da assegnare loro in dote.
intero bene, Il 20 maggio del 1589 il camerlengo cardinal Enrico Gaetano proibiva alla zecca di Montalto di coniare i baiocchi perche' scadenti come lega e scarsi come valore.
intero bene, Il 24 maggio 1589 mons. Fabio Biondi, patriarca di Gerusalemme allora a Montalto, si rivolge al card. Alessandro Peretti perche' intervenga presso Sisto V per la riapertura della zecca. L'ordine di riapertura e' del 6 giugno 1589.
intero bene, Fino al 31 agosto 1589, data in cui si versa la dote sistina a donna Piera, la zecca e' pienamente in funzione. Successivamente deve esserci stata una breve interruzione se nella lettera del 4 ottobre 1589 del cardinal Montalto a mons. Arigoni, governatore del Presidiato, per volere di Sisto V, si da' ordine di riaprire la zecca.
intero bene, Venendo a mancare nell'agosto 1590 Sisto V, che aveva determinato il sorgere della zecca a Montalto ed i presupposti per la sussistenza della stessa, nel marzo-aprile 1591 si provvide allo smantellamento della strutture. Nelle voci di spesa e' riportato solo l'asportazione di travi e coppi della copertura del tetto e non la demolizione delle strutture murarie che presumibilmente sono state riutilizzate o coprendo di nuovo l'ambiente con un tetto o costruendoci sopra.
intero bene, Il giorno 26 settembre 1997 una serie di scosse sismiche provoca danni alle strutture portanti verticali ed al tetto dell'abitazione Grassi. Il livello del danno e' L1 con vulnerabilita' media.
intero bene, Il 2 gennaio 2002 e' approvato dalla commissione edilizia, dopo l'approvazione dei competenti uffici regionali, il progetto redatto dal geom. Morgan Marcozzi di Montedinove che in particolare prevede le seguenti opere: demolizione e ricostruzione del tetto e ripresa della muratura con il sistema cuci-scuc.
intero bene, Il 29 luglio 2002 sono iniziati i lavori di consolidamento ed attualmente e' stata proposta una variante consistente nella ricostruzione del tetto in legno anziche' in latero-cemento e nella demolizione e ricostruzione di una porzione di solaio nell'ingresso-corridoio sito al p.t..
intero bene, Nella seconda meta' dell' '800 proprietario dell'abitazione e' Del Giovane Mariano e per successione divenne della famiglia Grassi agli inizi del 1900.
solai, Nel 1972 furono rifatti i solai di alcune stanze in latero-cemento.