Descrizione
edificio preesistente, L'abside della chiesa, in cui sono ancora visibili gli affreschi di scuola sanseverinate dell'ultima meta' del quattrocento o primo cinquecento raffiguranti la Vergine Maria con Gesu' Bambino, e' parte dell'antica chiesa inglobata in quella attuale.
intero bene, La chiesa fu edificata nel 1671 a spese dei fedeli ed era dotata di un campanile con campana di 60 libre, di una casa, costruita a fianco, per il guardiano ed a ponente di un terreno ad uso orto.
intero bene, La bolla di erezione fu spedita dall'arcivescovo Giannotto Gualtieri il 1 luglio 1672.
intero bene, Il 2 luglio la chiesa fu dedicata alla visitazione della SS. Vergine. Fu benedetta e vi fu cantata la prima Messa solenne.
intero bene, Nella visita dell'11 novembre 1685 da parte del cardinale Francesco Ginetti, la chiesa di S. Maria a pie' della Costa, cosi' nominata originariamente, con il suo beneficio fu affidata a Silotti, parroco di S. Giovanni Battista. La chiesa per decreto arcivescovile era stata sotto il governo del padre Filippino Pietro Botterica il quale in seguito aveva rinunciato all'incarico.
intero bene, In data 1 aprile 1728, il Silotti, in qualita' di "sopraintendente", nell'inventario della chiesa afferma che nell'altare fu collacata una piccola cappella proporzionata all'altare ed al sito, dorata e donata dalla locale Compagnia del Rosario e che la chiesa essendo troppo bassa fu fatta rialzare e "ridurre il suo corpo a forma migliore con 4 scudi offerti da un benefattore e 26 dallo stesso SIlotti". Anche il quadro rappresentante la scena della Visitazione fu fatto dipingere dal Silotti con altri 8 scudi.
intero bene, Al momento della visita del 30 maggio 1737 da parte di mons. Alessandro IV Borgia, la chiesa, morto il SIlotti, era amministrata da don Gaetano Catini.
intero bene, Il 30 giugno 1803 il cardinale Cesare Brancadoro si reco' a Grottazzolina e diede incarico al can. Giugliucci di visitare la chiesa suburbana di S. Maria a pie' della Costa dove furono ordinati alcuni restauri.
intero bene, L'8 aprile 1844 il cardinale Filippo De Angelis si reco' a Grottazzolina. La chiesa della Madonna delle Grazie aveva in dote oltre al piccolo fondo rustico una casa data in affitto (NTCN 00119469). Amministratore era don Clemente Angelini, vicario foraneo. Il cardinale lo elogio' per aver trovato chiesa, altare ed arredi sacri in ottimo stato.
intero bene, aaaaaal momento della visita di mons. Amilcare Malagola del 1878 le possidenze della chiesa erano costituite dal fondo rustico e dall'eredita' di 750 scudi del defunto don Antonio Angelini. Vi era un obbligo di 7 messe annue celebrate dall'amministratore don Carlo Catalini. La casa (NTCN 00119469) non era piu' beneficio della chiesa.
intero bene, Dagli atti della visita di mons. Roberto Papiri del 28 novembre 1896 sappiamo che a seguito della soppressione italiana (3 dicembre 1861) erano stati demaniati il fondo del beneficio della chiesa della Madonna delle Grazie per un valore di L 281,42 ed il credito di L 265 per l'eredita' di don Antonio Angelini. Il fondo era stato venduto con la chiesa a Filippo Spadoni per L 50.
intero bene, Dagli atti della visita pastorale di mons. Castelli del 21 ottobre 1928 risulta che la chiesa della Madonna delle Grazie e' proprieta' di Blandina Spadoni, che non e' piu' officiata, e' sprovvista di arredi sacri e bisognosa di riparazioni.
intero bene, A seguito della visita pastorale del 21 ottobre 1928 mons. Castelli dava ordine di far restaurare le chiese rurali, compresa quindi la chiesa della Madonna delle Grazie.
sagrestia, La costruzione della sacrestia, un locale a pianta rettangolare, adiacente la chiesa, a cui si accede da una porta sita nell'abside, nel lato a sinistra, e' di epoca piu' recente rispetto alla chiesa e databile alla fine del '700 primi anni del 1800.
copertura aula della chiesa e sacrestia, Nel 1980 a causa del totale stato di abbandono in cui versa la chiesa ci fu il cedimento del tetto dell'aula e della sacrestia.