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SISTEMA DELLE FORTIFICAZIONI DI "FORTE CAPPUCCINI"

Autore
Sangallo Antonio il giovane progetto e ampliamento

Tipo
fortificazione

Descrizione

intero bene, Il complesso delle fortificazioni del Colle dei Cappucini è costituito da vari elementi appartenenti ad epoche molte diverse. Fino al XVIII secolo la fortificazione si limitava al Baluardo del Cassero e di S.Paolo e ad un cavaliere detto di S. Antonio, voluti da Paolo III tra il 1537 ed il 1547, per rafforzare le mura esistenti (che raggiungevano la porta Calamo). Dalla pianta del Grassellini (1844) si puo' notare il sistema di percorsi e spazi del baluardo in uso alle artiglierie , al suo interno vi erano tre grandi camere (oggi semi murate) molto ben protette da grandi spessori di muratura, provviste in alto di areatori mediante condotti nella muratura stessa. Da questa posizione l'artiglieria dominava tutta la zona est della città (gli ambienti utilizzati come deposito polveri, erano chiamati Polveriera S. Benedetto).

intero bene, Nel 1799 i francesi vi avevano realizzato un forte di seconda linea in appoggio al Cardeto. Risale a questo periodo il sistema di muri di contenimento in pietra e mattoni a sostegno del telegrafo (come si evince da una lapide incassata sulla muratura).

intero bene, Durante la difesa di Ancona nel 1849, il colle fu assediato e fu sottoposto a intensi bombardamenti dagli austriaci ed in uno di questi fu persino danneggiata la celebre colubrina che poteva lanciare proiettili fino a 4 miglia.

intero bene, Nel 1860 il forte, costituito da due bastioni dominati da un maschio e circondato da ampi e profondi fossati, non ebbe parte attiva nei combattimenti ma venne utilizzato solo come deposito delle munizioni e delle polveri.

intero bene, Con il governo italiano il colle dei Cappuccini modificò il suo aspetto: le opere di difesa disposte nel periodo post-unitario si suddividevano in due settori distinti, cioè quello a nord - est corrispondente alla costa inaccessibile verso il Conero, e quello a nord - ovest che segue le banchine portuali e si estende ad un tratto di spiaggia verso Falconara. Il compito della difesa è assunto da batterie, in genere in barbetta, nel primo settore così distribuite: - batteria di San Giuseppe superiore, a ridosso del Cardeto, batteria di San Giuseppe inferiore, batteria di Santa Teresa Alta, sulla spianata dei Cappuccini, batteria di Santa Teresa Bassa, batteria del Semaforo (ex Telegrafo). Altre batterie erano poste al Forte Marano ( batteria Molo, Lanterna, batteria di Sant'Agostino, batteria Dorica Superiore, batteria Dorica Inferiore, batteria P. Pia Superiore, batteria di Santa Lucia, batteria Alfredo Savio). Era prevista anche una batteria sul piazzale della P. Capodimonte.

intero bene, Durante la seconda guerra mondiale il colle dei cappucini fu più volte bombardato, dato che le antiche batterie venivano ancora utilizzate e il complesso dei casermaggi era adibito a caserma. Si hanno notizia di quattro bombardamenti massicci: il 23 marzo, il 31 marzo, il 6 giugno ed il 26 giugno del 1944.

intero bene, E' noto che al Cassero durante tutto il '500 lavorarono i più noti architetti di fortificazioni: Antonio da Sangallo il Giovane (1534) e Giovambattista Pelori (1541)

intero bene, L'intera zona compresa nel perimetro del Parco del Cardeto attualmente versa in uno stato di semi abbandono, ma stanno partendo in alcuni ambiti progetti di recuperi e restauri, o sono in fase di progettazione esecutiva. Il primo già condotto a termine dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per le Marche di Ancona ha riguardato la batteria del telegrafo e l'edificio per il ricovero. L'intervento è consistito in un consolidamento strutturale delle murature e di un ripristino dei solai di interpiano in legno.

Datazione
XVI - XIX

Localizzazione
(AN) Ancona

Identificatore
11 - 00065765

Proprietà
CDGG=proprietà Stato; CDGS=Agenzia del Demanio; CDGG=proprietà Stato; CDGS=Comune di Ancona (batterie S.Giuseppe Superiore ed inferiore);