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CHIESA DI S. MARIA NUOVA

Tipo
chiesa

Descrizione

intero bene, La chiesa di S. Maria Nuova doveva essere operante fin dal medioevo. E' documentata in Ancona tra il 1290 ed il 1300, comparendo negli elenchi delle decime riscosse in quegli anni. Non si esclude che il monastero di S. Maria Nuova o Nova possa aver aggregato quello di S. Maria di Castello, quando fu completamente rinnovato nel sec. XVII.

convento, Alla chiesa di Santa Maria Nuova fu, nel 1560, annesso un convento. Dalla pianta di Ancona di Jacopo Fontana, del 1562, 癡 possibile vedere come il complesso, posto tra il colle Guasco ed il colle Cardeto avesse un ampio orto. E' noto che la chiesa fu ricostruita nel 1588. Dall'analisi di questa pianta e delle succesive presenti all'Archivio di Stato di Ancona, si ritiene che la chiesa denominata S. Maria Nuova non fosse quella che nell'attuale catasto 癡 indicata con la particella n. 17, ma parte dell'edificio utilizzato, oggi, dalla Soprintendenza Archeologica, e localizzata precisamente nel braccio destro dove si trova ora l'entrata.

intero bene, Nella "Pianta elevazione della citt�" del De Giardinis del 1745 la facciata della chiesa di S. Maria Nuova 癡 ancora indicata (con il n. 6) dove si trova l'entrata dei locali della Soprintendenza. A sinistra della facciata della chiesa "maggiore" 癡 stata disegnata con molta precisione la scalinata che oggi porta alla chiesa "minore", ma di questa non si riconosce n矇 il corpo, n矇 il timpano, n矇 il portale. E' noto, comunque, che in questo periodo tutto il complesso fu profondamente ristrutturato, forse ad opera del Ciaraffoni.

intero bene, Non 癡 facile, dunque, capire quando la chiesa "minore" sia stata costruita o quando siano state fatte modifiche tali al complesso che abbiano reso necessaria la sua costruzione. Si pu簷 pensare che in quel sedime fosse gi� presente una cappella pi羅 piccola o forse l'antica S. Maria di Castello, inglobata con la ristrutturazione settecentesca nel complesso pi羅 ampio di S. Maria Nuova. Purtroppo il catasto del 1813 non definisce la suddivisione planimetrica del bene e nella Pianta del Grassellini, del 1844 solo la chiesa "maggiore" 癡 delineata in pianta, al numero 17, (un'aula rettangolare a tre navate con una grande cupola ed un abside rettangolare molto profondo), mentre la zona a sinistra ed il convento sul retro sono lasciati a tratteggio. Non 癡 possibile, dunque, individuare l'esistenza di questa chiesa "minore".

intero bene, Tutte le notizie trovate riguardo S. Maria Nuova continuano a riferirsi alla chiesa "maggiore", e nessun libro cita o specifica la presenza di questa ulteriore chiesa "minore". E' noto, comunque, che con le soppressioni la chiesa ed il convento, il 2 novembre 1798, furono destinati a caserma ed ospitarono le nuove reclute per formare un nuovo battaglione. Il 28 giugno del 1802 le monache tornarono nel convento, ma nel 1808, il complesso fu di nuovo confiscato e adibito ad uso profano.

intero bene, Dalla "Iconografia della citt� di Ancona" del 1813 si vede che l'edificio 癡 censito al foglio n. 11, particella n. T2, e nel "Brogliardo della citt�" del 1815 la propriet� del complesso 癡 del Regio Demanio.

intero bene, Con la restaurazione del governo pontificio durante il mandato del vescovo Nembrini, il 18 ottobre 1824 le Clarisse rientrarono a S. Maria Nuova.

intero bene, E' probabile che in seguito alla forte modificazione che il bene sub穫 durante questa serie di passaggi di propriet� e di destinazioni d'uso la chiesa "maggiore" sia stata suddivisa in piani (la presenza di un doppio ordine di finestre tamponate sul lato mare e l'inserimento di quattro livelli nuovi di bucature denuncia l'inserimento dei solai) e sconsacrata e che fosse utilizzata come chiesa quella pi羅 piccola posta alla sua sinistra. Infatti nelle piante del 1928 (?) e del 1937 si distingue chiaramente il corpo della chiesa "minore", la scalinata che conduce al livello di calpestio della chiesa ed il probabile suo accesso.

intero bene, La trasformazione della chiesa "maggiore" ed il trasferimento a quella "minore" potrebbe anche essere avvenuto nel 1925, quando mons. Ricci compiva una permuta dell'edificio del Seminario posto in P.zza del Ges羅 con il convento e chiesa di S. Maria Nuova, per dare al Seminario una sede pi羅 ampia e pi羅 salubre.

intero bene, La guerra 1940 - 1944 provoc簷 ingenti danni all'intero complesso che dovette essere profondamente ristrutturato. Da notizie non controllate, sembra che durante i lavori vennero alla luce tracce di affreschi medievali, subito distrutte per evitare i conseguenti adempimenti. Dovevano essere certamente i resti della decorazione dell'antica chiesa in quanto vi erano rappresentate figure di santi. Dopo la ristrutturazione, eseguita nel periodo post-bellico, delle strutture settecentesche sono rimaste solo quelle dei perimetrali su Via Birarelli.

intero bene, La chiesa fa parte dell'edificio che ospita l'Archivio Diocesano e la Biblioteca Diocesana e vi si accede solo dall'interno, dal momento che l'accesso su Via Birarelli 癡 stato murato.

intero bene, Durante il governo piemontese, il Commissario straordinario Lorenzo Valerio soppresse con innumerevoli decreti emanati dal 1860 al 1861 conventi e case religiose, il casamento della chiesa e del convento di S. Maria Nuova fu usato per la Scuola Normale Femminile e per l'annesso convitto.

Datazione
XIII - XIV

Localizzazione
(AN) Ancona

Identificatore
11 - 00065761

Proprietà
CDGG=propriet� Ente ecclesiastico; CDGS=Seminario Vescovile;