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CASA PER ANZIANI "GRAZIOSO BENINCASA"

Tipo
casa di riposo pubblica

Descrizione

intero bene, Non vi è la certezza del tempo in cui venne costruita la chiesa

intero bene, La chiesa ed il suo clero figurano negli elenchi delle decime degli anni 1290 - 1300, il suo presbitero è Hengolfo o Ingulfo ed i chierici erano Nicola di Domenico, Pisanello e Francesco. Da un'atto del 17 gennaio 1320 viene confermato che la chiesa ed il convento erano ancora esistenti e che si trovavano entro la mura della città. I Monaci di Santa Maria di Portonovo, visti i danni provocati all'antica loro sede dai terremoti, frane ed incursioni barbaresche, chiesero ed ottennero di trasferirsi in questo complesso per continuare la loro vita religiosa. La chiesa assunse il titolo di S. Maria di Portonovo e S. Martino. I Benedettini vi rimasero sino alla prima metà del Quattrocento

intero bene, Gli immobili dell'ex proprietà benedettina, passati al Capitolo della Cattedrale, furono organizzati per ospitare il monastero di Santa Maria Maddalena, formato dalle "convertite" , o Madri Penitenti, (ordine assistito finanziariamente dalla confraternita del SS. Sacramento), con decreto del vescovo Conti del 29 aprile 1589 e con atto notarile del 19 maggio successivo. Va ricordato che nel 1590 la Parrocchia di S. Martino fu unita con quella di S. Giacomo, formando cosi un'unica Parrocchia dei SS. Giacomo e Martino. Va anche detto che nella "Pianta di Ancona" di Giacomo Fontana del 1569 la chiesa di S. Martino è indicata al n. 37, ed è detta parrocchia.

intero bene, L'arrivo dei Francesi in Ancona, nel 1798, comportò l'uscita dalla clausura delle Madri Penitenti, ed il complesso venne adibito a caserma. Il funzionario che si recò a comunicare tale decisione alla Comunità fece anche presente che erano "libere" di andarsene e che la Repubblica le aveva sciolte dai voti. Il Leoni sottolinea che nessuna delle monache venne meno ai voti e che si ritirarono tutte alla Casa delle Maestre Pie, in Via S. Cecilia.

intero bene, Per un breve periodo il complesso riacquisì il titolo. Al tempo del Regno napoleonicoo, però, venne prima demanializzato e poi soppresso, rispettivamente il 3 giugno 1808 ed il 14 maggio 1809. Nella "Iconografia della città" del 1813 il complesso è censito al foglio n. 24, particelle 322 (convento), 323 (chiesa), 324 (sacrestia) , e la proprietà del convento è del Comune di Ancona, mentre quella della chiesa è del Regio Demanio. E' interessante notare come in questo periodo fossero ancora ben distinti i corpi della chiesa (ad aula con abside circolare) e quello del convento, e che su Via del Bagno lo spigolo del complesso fosse ancora non edificato, dal momento che il corpo della chiesa e della sacrestia era arretrato rispetto alla strada.

intero bene, Nel 1819 il convento divenne sede delle pubbliche scuole. Nel 1821 ospitò il ginnasio, poi anche scuole elementari, fino al 1860. Nel "Catasto urbano della città di Ancona" del 1830-1833 alla particella n. 322 (corrispondente al convento) si legge: ginnasio pubblico con corte, e alla particella n. 323 e 324 (corrispondente alla chiesa e all'edificio sul retro) si legge: chiesa intitolata alle Anime del Purgatorio e casa del sacrestano, di proprietà della Confraternita delle Anime del Purgatorio. Va ricordato, inoltre, che nel 1822 vi furono accolti e ricoverati i profughi greci.

chiesa, La chiesa, riaperta al pubblico, venne officiata a cura della Compagnia di S. Spiridione che ne cambiò il titolo e rimase aperta sino al 1893.

intero bene, Dopo il 1870 venne indemaniata anche la chiesa ed adeguata ad uso scolastico. Per questo vennero demolite le cappelle su Via Spiridione e venne suddivisa in diverse stanze.

intero bene, Cessato il Governo Pontificio, spostato il Liceo Ginnasio in Piazza Roma, il convento di S. Martino fu destinato a Regio Istituto Tecnico (1860) e tale destinazione fu conservata sino al 1972, quando, per i danni del sisma, fu dichiarato inagibile.

intero bene, Con il P.P.E. del 1974 l'edificio era destinato ed essere demolito.

intero bene, Con concessione edilizia n. 72/1991 e con la succesiva Variante del 1993 il Comune di Ancona ha approvato il progetto di ristrutturazione e cambio di destinazione d'uso a strutture socio - sanitarie. Gli interventi prevedevano per le facciate esterne: restauro del prospetto principale e trasformazione dei prospetti laterali con previsione di un'alta zoccolatura in laterizio e un'apertura di un taglio nella muratura sulla parete di sx

intero bene, Per l'intervento strutturale è stato previsto: consolidamento delle fondazioni con travi di fasciatura e micropali

intero bene, Il 19 Gennaio 2003 Il pensionato "Benincasa", inagurato due anni prima ma privo di arredi, ha potuto accogliere i primi ospiti. La residenza è articolata su più piani che si affacciano su un cortile interno

intero bene, Nel nuovo Piano di Recupero del 1984 si diede una nuova indicazione d'uso del bene: restauro e risanamento conservativo con possibilità di ristrutturazione conservativa.

Datazione
XI - XIII

Localizzazione
(AN) Ancona

Identificatore
11 - 00065752

Proprietà
CDGG=proprietà Ente locale; CDGS=Comune di Ancona;