Descrizione
intero bene, L'edifio faceva parte del grande complesso del Convento dei Domenicani, che si estendeva da Via Zappata fino a Via Buoncompagno e si prolungava a monte sino a P.zza del Plebiscito.
intero bene, Nel 1797 i Francesi entrarono in Ancona e avviarono il processo di soppressione degli ordini religiosi e la confisca o vendita dei beni ecclesiastici. Il convento di S. Domenico fu confiscato ed usato come Caserma.
intero bene, Come si rileva dalla "Iconografia della città di Ancona" del 1813 l'edificio è censito al foglio n. 20, particella D e nel "Brogliardo della città" del 1815 si legge: Proprietà del Regio Demanio
intero bene, Nella "Carta Topografica della città di Ancona" del dicastero generale del Censo, del Grassellini, del 1844, il complesso del convento dei Domenicani è riportato con il disegno planimetrico del primo piano, ad eccezione del corpo corrispondente alla particella n. 248 dell'attuale catasto. Nella restante parte viene riportata la destinazione d'uso a caserma, mentre la particella n. 248 è annerita come tutti gli altri edifici privati. E' probabile pensare che il complesso fosse già stato frazionato.
intero bene, Nel "Catasto fabbricati del 1870-1890" Cat. Ancona - 4F si legge: " Fabbricato per intendenza di Finanza, direzione del Genio Militare ed abitazioni civili, il quale si estende sul n. 1576 e sulla Via Pescheria e sopra parte della quale si estende il piano primo e superiori con 10 botteghe e tre corti". Questo documento conferma l'avvenuto frazionamento del convento dei Domenicani. I corpi che affacciavano su C. Mazzini, su Via Pescheria ed in parte in Via Zappata erano utilizzati dalla Finanza. La restante parte del blocco su Via Zappata venne ristrutturata ed adeguata per ospitare il Liceo Statale.
intero bene, Di recente, prima del terremoto del 1972, è stato edificato nel cortile il corpo degli uffici (mappale n. 240). Il corpo è composto da cinque piani ed ha una struttura completamente in cemento armato.
intero bene, In seguito alle varie crisi sismiche succedutesi in Ancona dal febbraio al giugno 1972 il bene venne danneggiato duramente e venne reso inagibile. La sola parte degli uffici di nuova costruzione (mappale n. 240) non risentì delle scosse. I danni concentrati soprattutto nei piani alti possono essere così sintetizzati: lesioni profonde in corrispondenza delle architravature in legno
intero bene, Un primo intervento di ristrutturazione, eseguito dal Provveditorato alle OO.PP. ha coinvolto gli immobili dei mappali 239, 240, 249. Un secondo intervento di consolidamento ha riguardato l'intero corpo degli Uffici della Finanza e prevedeva il consolidamento fondale con micropali
intero bene, L'Ufficio del Genio Civile presentava al Provveditorato Regionale delle OO.PP. il 14/7/1978 il progetto per il completamento dei lavori di riparazione e consolidamento dell'edificio (corpo destinato agli Uffici Finanziari). I lavori sono sintetizzati come segue: consolidamento delle fondazioni mediante micropali, legature con tiranti ed iniezioni di malta di cemento
intero bene, Nel 1990 si è proceduto con un ulteriore intervento, per cui è stato richiesto e concesso il parere della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per le Marche di Ancona, di sistemazione di parte degli Uffici Finanziari e degli Uffici della Guardia Di Finanza. I lavori consistevano in: ripresa della cornici a riquadro marcapiano cadenti sulle facciate di Corso Mazzini e Via Buoncompagno
prospetti, Non si è riusciti a reperire dati certi sull'edificazione dell'attuale facciata. Da un'analisi stilistica, soprattutto degli elementi decorativi della facciata principale si può, però, supporre che risalga ai primi anni del novecento.
convento di S. Domenico, L'edificio attuale venne costruito sull'area dell'antico convento di S. Domenico, la cui edificazione deve risalire probabilmente dopo la metà del XV sec.