Descrizione
intero bene, Dai caratteri stilistici del prospetto (stilemi che possono essere ricondotti ad un timido movimento Liberty) si può pensare che la facciata sia stata ridisegnata nei primi anni del novecento, soprattutto dall'analisi del disegno delle bucature del prospetto principale su Via Pizzecolli. Un'interessante somiglianza dell'impaginato del prospetto si osserva con una villetta bifamiliare presente lungo il Viale della Vittoria (è presente la stessa alternanza di intonaco liscio e ruvido, lo stesso disegno di riquadratura delle finestre, ecc.). Dal momento che il piano di ampliamento del Viale viene concluso nel 1920, può risultare possibile che il rifacimento della facciata della casa a schiera di Via Pizzecolli risalga a questi anni.
intero bene, Con concessione edilizia n. 32/1993 è stato approvato il progetto di risanamento conservativo dell'edificio. Il bene, danneggiato dal sisma, ha conservato, nel progetto, l'impianto strutturale originario. Gli interventi possono essere sintetizzati così: consolidamento dei solai
intero bene, Il progetto di risanamento conservativo dell'edificio prevedeva anche il restauro dell'apparato decorativo della facciata.
intero bene, L'edificio è riconoscibile con il medesimo impianto e con l'affaccio principale lungo la via allora chiamata "delle scuole pubbliche", oggi Via Pizzecolli e quello secondario nella corte interna, già nella "Iconografia della città di Ancona" del 1813, al foglio 15, n. di particella 588.
intero bene, Nel "Brogliardo della città" del 1815 in corrispondenza del foglio 15, particella n. 588 si legge: proprietà di Giovanelli Ciriaco
intero bene, Nel "Catasto urbano della città di Ancona ed annessi" del 1830-1833 in corrispondenza del foglio 15, particella n. 588 si rileva che la proprietà del bene è ancora di Giovanelli Ciriaco, ma l'uso indicato è: casa di propria abitazione con botteghe.
intero bene, Nella "Mappa di Ancona" del 1928 (?) l'edificio non ha modificato la sua consistenza planimetrica. La via su cui affaccia il prospetto principlae si chiamava allora "Via del Comune" e la particella catastale è la n. 100.
intero bene, L'edificio appartiene al tessuto edilizio risalente al XVIII sec., ma la sua attuale configurazione è il prodotto delle forti modificazioni avvenute nel corso del XIX e XX sec.