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PORTELLA S. MARIA

Autore
Angelo restauro

Tipo
porta urbica

Descrizione

intero bene, Durante il pontificato di papa Paolo V (1605-1621) fu necessario riparare le mura del porto e le porte della città, soprattutto le Portelle Torriglioni, Gondola, Todini, S. Maria. Esiste una Relazione in cui si nomina l'esecutore dell'opera tale Angelo, architetto di Ancona.

intero bene, Presso l'Archivio di Stato di Roma, è presente un documento relativo ai lavori di restauro delle mura del porto e delle portelle "Ancona Fabbriche del porto e mura castellane", in cui vengono riportati i pagamenti effettuati dal tesoriere Giovanni Cesi ai vari artigiani, dal 20 maggio del 1605 al 26 agosto dello stesso anno.

intero bene, In Ancona Urbano VIII (1623-1644) oltre ad riorganizzare la scuola dei Bombardieri e a consolidare tutte le vecchie fortificazioni con la costruzione di nuovi propugnacoli, volle che fossero restaurate le mura del porto: "URBANUS VIII, PONTIFEX MAXIMUS, PROPUGNACOLUM AD TUTELAM ARCIS ET PORTUS EREXIT".

intero bene, La portella è stata edificata contemporaneamente al perimetro delle mura urbiche a mare, nell'ampliamento della cinta del XIV sec.

intero bene, Nel XIX secolo la portella fu quasi completamente ricostruita nelle attuali forme.

intero bene, Durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale la Portella fu colpita e parte della zona sommittale crollò. La ricostruzione della porta fu fatta riprendendo le forme del rifacimento sette-ottocentesco.

prospetto lato città, In una foto dei primi anni del novecento sul prospetto lato città, dove le forme della portella ricordano ancora il disegno medioevale, si vede una formella rettangolare con in altorilievo lo stemma della città di Ancona (un cavaliere a cavallo).

mura, Con la presa di Otranto Sisto IV (1471-1484) “intervenne a mano larga” in Ancona per sostenere le spese delle opere di difesa. Venne incaricato dei lavori l’ingegnere Pietro Amoroso, il quale si dedicò immediatamente al potenziamento della cinta muraria dal Cassero, sul Colle dei Cappuccini, sino alla cima di Capodimonte, scavando intorno ad essa un largo fossato, a cui aggiunse un muro di scarpa. Allo stesso tempo si intervenne anche sul fronte marino, innalzando ex-novo e potenziando la cinta muraria da Piazza S. Maria alla Porta S. Giacomo e costruendo due rivellini.

intero bene, In una immagine fotografica della banchina S. Maria precedente la seconda guerra mondiale si vede la Portella nella sua veste ottocentesca con la sovrapposizione di una torre divenuta abitazione. Questa notizia è confermata da quanto riportato nel "Brogliardo della città" del 1815, dove si legge: "Foglio n. 14, particella n. 525, Porta S. Maria in Via Sottomare e Via del Porto, accesso pubbico con case d'affitto, proprietà del Comune di Ancona".

Datazione
XVII - XVII

Localizzazione
(AN) Ancona

Identificatore
11 - 00065719

Proprietà
CDGG=proprietà Ente locale; CDGS=Comune di Ancona;