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CHIESA DI S. MARIA IMMACOLATA

Autore
Ossuccio Antonio costruzione originaria

Tipo
chiesa conventuale (cappuccini)

Descrizione

complesso di appartenenza, Nel 1594 Margherita Ricci offrì ai Cappuccini l`area per costruire il nuovo convento dedicato all'Immacolata. I lavori iniziarono l'8 maggio 1597 su progetto del p. Casario da Sanginesio e il 2 aprile 1603 i religiosi si trasferirono nella nuova residenza che risultò troppo angusta sicchè si approntò un nuovo disegno ad opera del pittore maceratese Marcello Gobbi. Anche la chiesa annessa al convento originario fu demolita.

intero bene, Il 23 gennaio 1606 fu posta la prima pietra della chiesa edificata su progetto di Antonio Ossuccio. Il 12 ottobre 1614 il vescovo, cardinale Centini, benedisse la chiesa che aveva un'unica navata e due cappelle per lato.

intero bene, Nel corso dei secoli la chiesa fu dotata di quadri e arredi sacri tra i quali: una `Consegna delle chiavi` dipinta da Giuseppe Bastiani nel 1606

aula, Nel 1766 venne sepolta sotto il pavimento dell'aula la contessa Anna Conventati. La lapide è ancora in loco.

aula, Nel 1782 venne sepolto sotto il pavimento dell'aula Giuseppe Mornato. La lapide con stemma è ancora in loco.

intero bene, Il 5 luglio del 1799 la chiesa fu data alle fiamme dalle truppe francesi. La tela del Barocci andò persa nell'incendio.

intero bene, Nel 1802 ritornarono i Cappuccini e, secondo il Gentili, ricostruirono la chiesa, ma probabilmente si trattò di una radicale ristrutturazione.

aula, Il pittore p. Atanasio Favini dopo il 1803 dipinse sul soffitto della navata una 'Gloria di S. Francesco' entro riquadro con una cornice mistilinea.

aula, Il pittore p. Atanasio Favini dipinse dopo il 1803 per il primo altare a destra un quadro rappresentante il 'Beato Angelo d'Acri'. Nel 1804 Bernardino Nocchi realizzò la pala dell'altare maggiore (firmata e datata Bernardinus Nocchj fecit Roma 1804) rappresentante l'Immacolata tra santi, mentre Domenico Monti dipinse il 'Martirio di S. Fedele da Sigmaringa'. Intorno al 1821 il pittore Filippo Spada dipinse un `S. Francesco` e un `S. Rocco` (seconda la lapide funeraria avrebbe dipinto e donato alla chiesa una `Madonna della Consolazione`). Dalla chiesa di S. Giuseppe vi fu infine trasportato un quadro con l'omonimo santo dipinto da Francesco Boniforte `il giovane` all'inizio del sec. XVIII (l'opera poi scomparve dalla chiesa).

intero bene, Nel 1810 il convento fu soppresso e la chiesa, passata al demanio, fu venduta all'asta nel 1811 al conte Ignazio Compagnoni Floriani.

intero bene, Il 30 giugno 1821 il vescovo Strambi stipulò un contratto col Compagnoni Floriani al quale cedeva l'ex Convento degli Agostiniani avendone in cambio il Convento dei Cappuccini. Il 29 settembre di quell'anno i religiosi fecero ritorno alla loro abitazione e la chiesa fu riconsacrata il 7 ottobre.

navata, Nel 1852 il pittore Filippo Spada (morto il 10 febbraio) fu sepolto nella navata della chiesa. Una lapide funeraria fu posta sul muro destro di fianco all'ingresso.

intero bene, Nel 1861 i Cappuccini furono definitivamente espulsi dal loro convento che fu trasformato in Ricovero di Mendicità al quale fu annessa la chiesa.

intero bene, Le sette cappelle della chiesa vennero chiuse per ampliare il Ricovero e gli altari furono spostati in avanti.

complesso di appartenenza, Il 5 febbraio 1922 fu posta la prima pietra dell'Ospedale civile costruito sull'area dell'ex Convento dei Cappuccini del quale fu conservato, fra notevoli manomissioni, il corpo centrale col chiostro, già utilizzato come ricovero, e la chiesa. L'ospedale fu inaugurato il 30 maggio 1925 alla presenza del Re d'Italia.

Datazione
XVI - XVII

Localizzazione
(MC) Macerata

Identificatore
11 - 00061078

Proprietà
CDGG=proprietà Ente pubblico non territoriale; CDGS=Azienda Unità Locale Sanitaria n. 9 di Macerata;