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CHIESA DI S. CROCE

Autore
Favini Atanasio ampliamento e ristrutturazione

Tipo
chiesa parrocchiale

Descrizione

intero bene, Il 13 maggio 1930 la chiesa fu ceduta alla Diocesi di Macerata. I locali della sacrestia e della canonica appartengono ancora alla Provincia di Macerata.

interno, Nel 1931 (e non nel 1932) il pittore Evaristo Pagliari decorò l'interno della chiesa e molto probabilmente anche una volta della vecchia sacrestia, attualmente inglobata al secondo piano della canonica. Nel 1933 il vecchio altare maggiore in legno fu sostituito con uno in marmo. Prima di eseguire i lavori si consolidò il pavimento del presbiterio. Nell'occasione le ossa dei defunti sepolti furono trasportate al cimitero comunale. I resti di p. Felice Rosetani, sepolto nella chiesa dall'ottobre del 1806, furono riesumati il 27 marzo, raccolti in una cassa e ricollocati nel presbiterio.

presbiterio, Per adeguarsi alle nuove disposizioni conciliari, tra il 1971 e il 1972 fu ristrutturato il presbiterio su disegno di Amerigo Luchetti. Si demolì l'altare maggiore e si rifece una nuova pavimentazione in marmo. La cassa con i resti di p. Felice Rosetani fu donata alla chiesa di S. Francesco.

canonica, Tra il 1985 e il 1986 fu ristrutturata la canonica. La vecchia sacrestia venne divisa con un solaio intermedio. Alcuni lavori di restauro furono eseguiti anche nella chiesa

intero bene, Il 26 settembre 1997 ebbe inizio una serie di scosse sismiche che provocarono la lesione della volta della seconda campata dell'aula, puntellata con una struttura in ferro.

seconda cappella di sinistra, Presumibilmente intorno agli anni `30 del sec. XX il pittore Giuseppe De Angelis dipinse una 'Fede' ed una 'Maternità' nella seconda cappella a sinistra.

corpo sud, ll 13 ottobre 1999 la AUSL n. 9 di Macerata, subentrata nella proprietà alla Provincia, vendette alla parrocchia il corpo di fabbrica addossato sul lato sud della chiesa.

edificio precedente, All`inizio del sec. XVI (1503 secondo il Gentili) i conventuali, già insediati nell'antico convento di S. Maria della Pietà, iniziarono a costruire, con l'aiuto di alcune nobili famiglie maceratesi, il nuovo convento (demolito poi nel 1863) e la chiesa annessa. Il trasferimento dei frati doveva essere già compiuto nel 1507. Chiesa e convento erano dedicati a S. Francesco, ma per alcuni anni furono detti anche 'della Pietà Nuova'.

edificio precedente, Nel 1511 il titolo fu mutato in S. Croce a motivo di una reliquia donata dal p. Battista Frontone di Macerata, Custode di Terra Santa.

edificio precedente, Nel 1740 la chiesa fu ristrutturata. Il progetto fu redatto da Tommaso Buonvicini anche se si hanno notizie di un progetto per il rifacimento del presbiterio e della volta redatto dal camaldolese Paolo Soratini. I lavori molto probabilmente si limitarono alla trasformazione interna secondo il gusto barocco dell'epoca. Dai disegni del Buonvicini, Carlo Bianchini trasse un'incisione stampata a Roma alla metà del secolo.

interno edificio precedente, Intorno al 1783 arrivò da Roma una `Natività` dipinta da Domenico Corvi attualmente conservata nella prima cappella a sinistra.

edificio precedente, Il 6 luglio 1799 la chiesa fu incendiata dai soldati francesi che il giorno prima avevano occupato Macerata. I frati poterono tornare solamente il 18 agosto.

intero bene, Nel 1803 arrivò a Macerata l`architetto e pittore p. Atanasio Favini che progettò la ricostruzione e l'ampliamento della chiesa. Pur in assenza di fonti documentarie è possibile ipotizzare che la chiesa fu ampliata e sopraelevata. La riapertura al culto avvenne nel 1805.

interno, Nel 1803 il pittore maceratese Filippo Spada realizzò la pala dell`altare maggiore. Nel 1806 arrivò da Roma la tela con `S. Margherita da Cortona` (attualmente nella terza cappella a sinistra) dipinta da Pietro Tedeschi. Intorno a questi anni il Favini disegnò il coro, realizzò le pale dell'`Immacolata` (forse dopo il 1810 e con l'aiuto di Felice Hercolani) e di `S. Pasquale Baylon` (l'ornato dell'altare fu realizzato da Biagio Baglioni) e restaurò la `Natività` del Corvi e il `S. Francesco che riceve le stimmate di Agostino Massucci.

intero bene, Con decreto vescovile del 3 luglio 1810 la parrocchia della Concezione di Rotacupa fu trasportata a S. Croce. Ciò ne impedì la chiusura e l'indemaniamento a seguito della soppressione napoleonica degli ordini religiosi attuata in quell'anno.

complesso di appartenenza, Il 16 gemmaio 1861 venne notificato il decreto di espulsione dei religiosi dal vicino convento di S. Croce. La partenza definitiva avvenne il 15 febbraio 1863. La chiesa restò aperta affidata a tre religiosi per i quali vennero adattati alcuni locali soprastanti il portico che si trovava sul prospetto principale. Il convento passò alla Provincia che lo demolì per costruirvi il nuovo ospedale Neuropsichiatrico.

campanile, Nel 1864 fu costruito l'attuale campanile dopo aver demolito quello cinquecentesco sul lato opposto.

canonica, Nel 1871 fu costruita l'attuale canonica

corpo sud, La costruzione del corpo sud fu autorizzata il 30 dicembre 1867 e i lavori terminarono molto probabilmente entro il 1° luglio 1871. Il portico a piano terra, il salone soprastante e la terrazza di copertura accoglievano i malati del manicomio durante le varie ore del giorno e d'altra parte, con tale edificio si dava definizione formale al fianco della chiesa che dopo la demolizione del convento si presentava allo stato grezzo. L'ipotesi del Bialetti che il lato nord del chiostro dell'antico convento non fosse stato demolito non è attendibile. Il progetto è attribuibile a Domenico Mariotti e Virgilio Tombolini.

prospetto principale, Tra il 1880 e il 1882 fu costruita l'attuale facciata su progetto di Virgilio Tombolini, probabilmente in collaborazione con Domenico Mariotti. Lo scultore Angelo Lana scolpì nel timpano il bassorilievo con l'`Invenzione della Croce`.

prospetto principale, Nel 1883 la piazza antistante la chiesa e il viale che conduce al Sasso d'Italia furono abbassati. Il piano di esecuzione è datato 15 luglio 1883. Il livello originario della strada è ancora leggibile sul prospetto nord. Tali lavori resero necessaria la costruzione della scalinata di accesso.

prospetto principale e campanile, Nei primi decenni del sec. XX il prospetto principale fu ancorato con due catene in ferro ai muri laterali della navata centrale. Molto probabilmente in tale occasione fu tirantato anche il campanile.

intero bene, Nel 2006 iniziano i lavori dei danni provocati dal terremoto del 26.9.1997.

organo, Nel dicembre 1804 la chiesa è dotata di un organo opera di Gaetano Callido.

Datazione
XX - XX

Localizzazione
(MC) Macerata

Identificatore
11 - 00061049

Proprietà
CDGG=proprietà Ente ecclesiastico; CDGS=Parrocchia di S. Croce;