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CHIESA DI S. SALVATORE

Autore
Angelucci Camillo affresco

Tipo
chiesa parrocchiale

Descrizione

area di sedime, La tradizione indica in S. Romualdo il fondatore della cellula monastica del SS. Salvatore e stabilisce anche una data, il 1007. La tradizione sembrerebbe confermata dallo storico Lodovico Jacobilli che, nel 1653, riscontrò in una pergamena del 1063 l'esistenza del priorato di Acquapagana che si dice dipendente dall'abbazia di Valdicastro. Al monastero era certamente annessa una chiesa.

intero bene, La chiesa fu costruita (o forse ricostruita sulla precedente struttura) tra la fine del sec. XIII e l'inizio del secolo successivo.

intero bene, A partire dalla fine del sec. XIII (1265) insorse una lunghissima lite tra il vescovo di Spoleto e l'abate di S. Salvatore per definire i diritti di giurisdizione sul priorato. Della controversia restano, negli Annali Camaldolesi, alcuni documenti del 1297, del 1301 e del 1328. Nel corso del sec. XV il monastero venne affidato alla giurisdizione dei Da Varano sotto forma di enfiteusi i cui diritti vennero riconosciuti all'Abbazia di Valdicastro. Tra il 1510 e il 1515, essendo decaduto l'ordine benedettino, il priorato di S. Salvatore venne sottoposto all'istituto della commenda. Nel 1587, con l'aggregazione del territorio plestio alla diocesi di Camerino, il priorato di Acquapagana passò a quel vescovo.

interno, Sotto un altare della chiesa venne sepolto il Beato Angelo, morto nel 1313. L'altare era probabilmente il secondo a destra e ancora oggi presenta due colonnine poligonali con archetti trilobati a sesto leggermente rialzato e una iscrizione a caratteri gotici che ricorda la data della morte del beato. La tomba fu meta di pellegrinaggi fino a tutto il sec. XVIII.

interno, Alcuni affreschi furono realizzati probabilmente nel corso del sec. XIV. Successivamente furono coperti ed ora riaffiorano in ampi squarci causati dalla caduta dell'intonaco.

interno, Nel corso del sec. XV furono realizzati alcuni affreschi sopra il precedente strato pittorico. Tali opere sono attribuibili alla scuola camerinese.

interno, Nel 1572 il pittore Camillo (o Fabio secondo B 03000969) Angelucci di Gasparre da Mevale realizzò sul lato sinistro del presbiterio un affresco rappresentante la 'Madonna di Loreto sotto un baldacchino sorretto da angeli'. Committente dell'opera fu un certo Nicola delle Case Montanare, insediamento oggi scomparso. L'affresco è datato. Sul cartiglio sopra il baldacchino si legge: V° P.S., mentre sulla trabeazione vi è scritto: ORA PRO NOBIS SANCTA DEI GENITRIX (?). La scritta dedicatoria alla base dell'affresco è andata in gran parte perduta.

interno, Nel corso del XVII ignoti ebanisti marchigiani realizzarono l`altare maggiore e quattro altari laterali. Il primo chiuse completamente l'abside che venne trasformata in sacrestia. Alcune parti degli altari precedenti furono salvate dalla distruzione e inglobate nei nuovi.

secondo altare laterale destro, Nel 1713, in occasione del V° centenario della morte del beato Angelo, il pittore Carlo Lamparelli da Spello realizzò la pala del secondo altare laterale desro rappresentante il 'Redentore tra santi'. In tale occasione delle spoglie del beato furono collocate sotto l'altare in un'urna dorata con la sua effige di vecchio barbuto in atto di meditazione.

controfacciata, Nel 1762 il camerinese Domenico Antonio Fedeli costruì l`organo che venne posto nella cantoria probabilmente realizzata appositamente.

intero bene, Negli anni `60 del sec. XX il solaio ligneo di copertura fu sostituito con un solaio in laterocemento tipo SAP ancorato ad un cordolo in cemento armato. In tale occasione fu probabilmente posta in opera, sulla sommità del campanile, una modesta tirantatura, mentre la travatura lignea del solaio di calpestio fu sostituita con travi di ferro e massetto in cemento armato.

intero bene, Il giorno 26 settembre 1997 ha inizio una serie di scosse sismiche che provoca nell'edificio i seguenti danni: crollo di consistenti parti di muratura alla sommità delle pareti perimetrali

intero bene, Il giorno 2 agosto 1999 la Conferenza di Servizi approva il progetto di riparazione, ripristino e miglioramento sismico che in particolare prevede le seguenti opere: consolidamento di alcuni tratti della fondazione

altare maggiore, Nel 1630 le spoglie del Beato Angelo vennero poste in una cassa di noce sopra l'altare maggiore che venne ristrutturato. A ricordo fu posta una iscrizione dorata con lo stemma del vescovo Emilio Altieri.

campanile, Da un inventario, datato 1737 e conservato nell`archivio arcivescovile di Camerino, si ricava la notizia che fino a quel tempo il campanile si ergeva sulla facciata principale. L'attuale campanile, addossatao al lato sinistro del presbiterio, fu quindi costruito dopo tale date, probabilmente nel corso del sec. XIX, anche se le fonti parlano di 'fattura e tempi recenti'.

Datazione
XI - XI

Localizzazione
(MC) Serravalle di Chienti

Identificatore
11 - 00060934

Proprietà
CDGG=proprietà Ente ecclesiastico; CDGS=Parrocchia del SS. Salvatore;