Descrizione
intero bene, Il complesso è di origine trecentesca.
intero bene, In una stanza sono conservati i resti di un vasto ciclo di affreschi, opera di Giacomo da Campli. La stanza fu in seguito divisa da tramezzi la cui costruzione ha distrutto parte degli affreschi. E' l'opera piu' matura di questo pittore, eseguita tra il 1462 ed il 1465, poiche' l'ultima notizia certa della presenza di Giacomo a Ripatransone risale al febbraio 1466.
intero bene, Nella piantina di Ripatransone del 1598, l`edificio, adiacente la Chiesa di San Pastore, e' denominato 'Hospidale de Poveri'
intero bene, Ad istanza della citta` fu eretto da monsignor Azzolini nel 1623 in Ripatransone il Seminario Vescovile. Inizialmente fu ospitato nelle stanze dell'Ospedale di S. Pastore o dei Poveri, attuale Monastero di S. Teresa.
intero bene, Le Monache di S. Caterina, dette anche del Santo Rosario, dopo aver acquistato dal Capitolo la Chiesa di S. Pastore, realizzarono il proprio convento a fianco della chiesa su edifici preesistenti.
intero bene, La sorella dell`architetto Lucio Bonomi, Giovanna Antonia, si fece suora nel convento del Santo Rosario nel 1672.
ingresso con parlatoio, L`architetto ripano Luzio Bonomi trasformo` nel 1736 la Chiesa di S. Pastore e sempre su suo progetto si realizzo' il bell'ingresso con parlatorio nell'attiguo convento.
intero bene, Nel secolo scorso vi fu lo scambio dei rispettivi conventi e relative chiese fra le monache di S. Caterina e le vicine Suore Teresiane, che attualmente vi alloggiano e sono proprietarie.
intero bene, Nel 1950 fu realizzazto su disegno dell`architetto Ciucci Emidio (1901-1977) il salone della biblioteca, sopra ai locali che una volta fungevano da stalla, creando una parte nuova che collega due ali gia' esistenti. Nello stesso periodo si restauro' e ci fu una manutenzione generale dell'intero monastero.
affreschi, Nel 1980 si attuarono i restauri dei frammenti di tre scene dell'affresco.
intero bene, In seguito alla soppressione napoleonica le suore del Santo Rosario furono costrette a lasciare il monastero, il bene fu demaniato e passo' di proprieta' dello Stato. Le religiose nel 1822 poterono riacquistarlo e vi fecero ritorno.