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CHIESA DEI SS. GREGORIO E MARGHERITA

Autore
Guerra Gaspare progetto chiesa

Tipo
chiesa cattedrale

Descrizione

intero bene, Non ritenendo piu` idonea a cattedrale l`antica Pieve di S. Benigno, si scelse per la costruzione del nuovo edificio la piazza centrale di Capodimonte. Per consentire la sua costruzione furono demoliti la chiesa dei Ss. Gregorio e Margherita, i due oratori di S. Giovanni Decollato, ove aveva sede la Confraternita della Misericordia, e di S. Giovanni Evangelista, la casa del notaio Condivi ed altre abitazioni.

intero bene, Il disegno della nuova cattedrale fu commissionato all`architetto modenese Gaspare Guerra, allora operante a Roma, dal vescovo mons. Gaspare Silingardi, modenese anche lui. Il primo progetto non era eseguibile perche' la chiesa risultava troppo lunga rispetto allo spazio disponibile del colle di Capodimonte. Il progettista, dopo un sopralluogo, preparo' tre nuovi disegni, dei quali ne fu scelto uno di comune accordo dal vescovo, dal Capitolo e dal Consiglio di Cernita.

intero bene, Poiche` il vescovo Silingardi nel 1591 fu trasferito a Modena, la prima pietra fu benedetta e collocata dal successore mons. Pompeo de Nobili nel 1597.

intero bene, La chiesa pote` essere officiata nel 1623, ma i lavori andarono avanti fino al 1625. Non fu pero' voltata la cupola ne' eseguita la facciata. La cattedra vescovile vi fu trasferita il 9 aprile 1625.

intero bene, Il Comune consegno` la chiesa ufficialmente al vescovo Mainardi il 2 Ottobre 1692.

campanile precedente, Il campanile, sempre su disegno di Gaspare Guerra, fu iniziato nel 1616 e terminato solo nel 1657.

campanile, Il campanile nell`ottocento fu demolito perche` ritenuto pericolante. Fu ricostruito seguendo il progetto dell'architetto pontificio Francesco Vespignani negli anni 1884-1902. E' alto m 50 e sulla cuspide svetta un'imponente statua del Redentore in rame, realizzata nel 1901 nella fonderia Luigi Del Bo di Milano.

intero bene, La chiesa fu benedetta ed officiata nel 1623, ma la formale consacrazione, presieduta dal vescovo Giacomo Costa, avvenne l'8 settembre 1741. Essa è dedicata a S. Gregorio Magno perche' costruita sulle rovine della piccola chiesa di S. Gregorio.

tiburio, Il tiburio fu realizzato su disegno dell`architetto milanese Giuseppe Rossetti nel 1786.

cattedrale, Dopo la costruzione del tiburio, la cattedrale venne consacrata di nuovo nel 1786 dal vescovo Bartolomeo Bacher.

cattedrale, A causa del sacrilegio perpetrato dal sedicente generale Cellini, la cattedrale venne consacrata un'altra volta nel 1799 dal vescovo Bartolomeo Bacher.

facciata, La facciata, su disegno di Giuseppe Rossetti, fu realizzata soltanto nel 1842 e fu benedetta dal vescovo Martino Caliendi.

sagrestia, La sacrestia, a cui si accede da una porta del transetto destro, e` composta da due stanze. La prima di essa fece parte della costruzione seicentesca, ma fu completamente ristrutturata nel primo terzo del sec. XIX quando l'arciprete don Natale Fiorani costrui' dalle fondamenta, a sue spese, la canonica che nel piano terreno, a livello della cattedrale, ha appunto la grande sala della seconda sacrestia, collegata all'esistente. I lavori terminarono nel 1835.

intero bene, Alle decorazioni pittoriche si provvide a partire dal 1838 per disposizione di Gregorio XVI che aveva nominato Amministratore Apostolico mons. Luigi Canestrari, con l'incarico di accumulare e spendere a questo fine le rendite della Mensa. Si penso' alla pittura a finto marmo delle navate, meno i soffitti, ed il lavoro fu eseguito riproducendo marmi grigi venati nei piedritti. Nel 1840 fu chiamato il pittore romano Giuseppe Capparoni, il quale, in soli due mesi dipinse il catino dell'abside, la volta del tiburio e quella della navata centrale, quattro quadri sopra gli archi minori di essa e i soffitti della sacrestia.

intero bene, La decorazione pittorica eseguita da Capparoni fu cancellata e sostituita negli anni 1959-1960 da quella del pittore marchigiano Michelangelo Bedini. I finti cassettoni furono dipinti da Marcantonio, fratello del Bedini.

intero bene, Il bel coro ligneo, a due ordini di scanni per i canonici e per i prebandi, fu realizzato da Agostilio Evangelisti, nel 1620. Desiderio Bonfini di Patrignone lavoro' per il duomo per piu' di un decennio: termino' il pulpito nel 1625, poi realizzo' la cattedra vescovile e nel 1633 consegno' il Banco del Magistrato o degli Anziani a sei stalli destinati al Gonfaloniere, ai quattro Anziani ed al Governatore.

intero bene, Nel presbiterio e` posta la grande statua in gesso del patrono del duomo, S. Gregorio Magno, eseguita da Fedele Bianchini di Macerata, allievo del Canova.

intero bene, L`organo liturgico e` l`opera n. 195 del 1783 del celebre organaro veneto Gaetano Callido: fu costruito per la Chiesa della Maddalena dei Frati Minori Osservanti, da dove fu traslocato insieme con la cantoria nel 1812.

navata destra , cappella, La seconda cappella, dedicata a S. Maria Maddalena, patrona della città, fu ampliata nel 1843 su disegno dell'architetto bolognese Gaetano Ferri e chiusa con una cancellata disegnata da Emidio Cibatti ed eseguita nel 1847 dal forgiatore ripano Gaetano Cellini.

cappella della crociera di sinistra, La cappella fu ampliata per volere del parroco Evangelisti al fine di farla diventare sede della parrocchia dei Ss.Gregorio e Margherita in Duomo. Fu edificata negli anni 1932-1943 su progetto dell'ingegnere Luigi Anelli, diventando poi La Cappella del SS. Sacramento.

santuario diocesano della Madonna di S. Giovanni, Dalla cattedrale, per una porta del transetto di sinistra, si accede al Santuario della Madonna detta di S. Giovanni. La vasta Cappella fu voluta e costruita interamente a sue spese dall'arciprete don Natale Fiorani, di famiglia patrizia di Ripatarnsone. I lavori iniziarono nel 1846 su progetto dell'architetto fermano Giambattista Carducci. Nel 1853, morendo l'arciprete, commise per testamento la cura di portarli a termine al nipote canonico don Ambrogio Fiorani, lasciando le somme occorrenti. L'inagurazione avvenne nel 1858.

santuario diocesano della Madonna di S. Giovanni, L`edicola a pianta centrale, che custodisce il miracoloso Simulacro (realizzato nel 1620 a Recanati dal camerte Sebastiano Sebastiani) fu progettata dall'architetto Francesco Vespignani nel 1881. L'arco di questo sacello e' chiuso da una porta scorrevole che fu dipinta nel 1904 da Luigi Fontana di Montesanpietrangeli.

santuario diocesano della Madonna di S. Giovanni, Nel corso dei restauri del 1960 fu trasportato dalla navata della cattedrale il Banco degli Anziani. In quella occasione furono divelte due lapidi dalla parete di fondo.

santuario diocesano della Madonna di S. Giovanni, La porta del santuario in rame e` rivestita da una lamina in galvanoplastica opera di Cleto Capponi, collocata nel 1950.

cripta, La cripta della cattedrale fu edificata insieme alla cattedrale a partire dal 1597 nel luogo dove, intorno al 1557, la confraternita della Misericordia e Morte aveva costruito l'Oratorio. Sull'architrave in pietra si legge ancora TEMPLUM SOCIETATIS MISERICORDIAE.

cripta, Il piccolo campanile a vela fu realizzato negli anni 1847-1850 su disegno di Lucidio Benvignati.

cripta, Negli anni 1972-1974, con progetto dell`architetto Remo Radicioni, all`interno furono apportate sostanziali modifiche per realizzarvi la tomba di quattro vescovi di Ripatransone

Datazione
XVI - XVI

Localizzazione
(AP) Ripatransone

Identificatore
11 - 00060580

Proprietà
CDGG=proprietà Ente ecclesiastico; CDGS=Parrocchia dei Ss. Gregorio Magno e Niccolo';