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CHIESA DI S. LORENZO IN VALLEGRASCIA

Autore
mastro Guittonio decorazione scultorea

Tipo
chiesa parrocchiale

Descrizione

abside, Due lastre in arenaria, decorate a bassorilievo e appartenenti ad una primitiva iconostasi o più probabilmente ai plutei che dividevano il presbiterio dall'area dell'assemblea, furono rinvenute negli anni 30 del XX secolo dopo dei lavori di sistemazione del pavimento dell'area presbiteriale. Al momento della scoperta erano murate al rovescio ai piedi dell'altare. Vennero eseguite, con molta probabilità insieme ai capitelli che decorano la cripta, tra XI e il XII secolo dai Magister Guitonio e Acto, come inciso su una delle due lastre. Il Colucci sostiene confrontando le decorazioni di queste lastre con quelle di chiese analoghe e databili della stessa provincia che la loro realizzazione risalirebbe alla seconda meta del XII secolo.

intero bene, Il documento più antico, finora conosciuto, lega questa chiesa o quantomeno il suo territorio all'Abbazia di Farfa. Si tratta di un testamento datato e sottoscritto nel gennaio 1141,in cui un tal Morico di Longino lascia al monastero la quota parte del ''Colle de Palere'' e del castello di ''Rassiu'' corrispondente con il luogo in cui è sita attualmente la chiesa.

intero bene, L'anno di costruzione non è attestato da alcun documento però, per alcune considerazioni che si possono fare osservando e analizzando lo stile dei diversi reperti archeologici si può giungere a una datazione afferente alla seconda metà del secolo XII.

intero bene, La chiesa di S. Lorenzo non è inclusa nell`elenco di quelle soggette alla giurisdizione della ''Diocesis nullius Farfensis'' del privilegio di Innocenzo III del 1198, confermato da Urbano IV nel 1262, onde si può dedurre che la cessione dei diritti farfensi fosse avvenuta nel corso del secolo XII

intero bene, La prima notizia relativa alla chiesa risale al 2 dicembre 1299. Dalle ricevute della ''Rationes Decimarum'' risulta che don Guglielmo, rettore e cappellano di S. Lorenzo in quella data e presso la Curia di Fermo dove dovevano versare i loro contributi i chierici della diocesi, depose con giuramento di godere di una rendita beneficiaria di 17 libbre e pertanto, poichè non superava la quota minima di 7 fiorini d'oro, era esentato dal tributo.

intero bene, Nella ``Convenzione di spoglio`` del 2 gennaio 1301 tra il vescovo fermano Alberico ed il pievano Francesco di S. Angelo in Montespino, stipulata a Montottone con la presenza di molti testimoni, il secondo si priva della facoltà di assegnare chiese e benefici ma conserva per sé e per i suoi successori il diritto di esigere la metà delle decime e la settima parte dei mortori per tutte le chiese dipendenti dal plebanato. Fra queste chiese compare anche S. Lorenzo in Vallegrascia che, da quella data passa sotto la giurisdizione della diocesi di Fermo.

interno chiesa, Il 13 agosto 1573, Mons. Maremonti, Visitatore Apostolico della diocesi di Fermo, stese una relazione abbastanza particolareggiata in cui si rileva che la chiesa era dotata di fonte battesimale, le finestre erano prive di vetri per cui ordinò di proteggerle con panni di lino stesi su telai di legno. Per l'altare maggiore ordinò di dotarlo di un'icona decente, di un ripiano per candelieri più decoroso e un paliotto in pelle ornato in oro. C'era anche un altare dedicato al SS. Crocifisso molto maltenuto per cui ordinò di provvedere di dotarlo di tutto il necessario entro tre mesi, altrimenti doveva essere demolito.

cappella laterale, Dalla relazione di Sacra Visita del 1582, fatta dal Vicario Generale della Diocesi di Fermo, appare l'esistenza di un terzo altare, dedicato alla Beatissima Vergine Maria ma per essere officiato doveva essere fornito di tutto il necessario entro sei mesi.

cappella laterale, Nella terza campata , sul lato destro, viene costruito nel XVII secolo l`altare dedicato alla Madonna Addolorata, struttura in muratura a forma di cappella con plinti, colonne, nicchia centrale, trabeazione e timpano spezzato, con ornati e stucchi dorati in stile barocco.

interno chiesa, Negli anni Trenta del XX secolo furono eseguite radicali opere di restauro nella zona presbiteriale che portarono alla distruzione del muro che ostruiva l'arco sul lato destro, recuperando integralmente la visione prospettica del nucleo originale. Eseguendo dei lavori di sistemazione del pavimento furono rinvenute due lastre di pietra arenaria scolpite in bassorilievo eseguite dai mastri Guittonio e Atto.

interno chiesa, Nel 1982 eliminando vecchie strutture e stucchi sul lato sinistro della parete di fondo è riapparsa a nudo la muratura in pietra squadrata fino al'imposta del tetto mentre la restante zona superiore è stata intonacata. Questa zona è caratterizzata da una nicchia centrale con conchiglia ornamentale nella calotta al centro di un arco a tutto sesto ora chiuso. Nella parte di sinistra è stato ricostruito un arco in simmetria con quello di destra.

intero bene e intorno, L'edificio non subisce danni particolari a seguito dell'evento sismico del 26/09/1997.

Datazione
XI - XII

Localizzazione
(AP) Montemonaco

Identificatore
11 - 00048445

Proprietà
CDGG=proprietà Ente ecclesiastico; CDGS=Parrocchia di S. Giorgio;