Cultura

Musei.ConsultazioneBeni2023


CHIESA DI S. GIORGIO ALL'ISOLA

Tipo
chiesa benedettina (farfense)

Descrizione

intero bene, In un documento del 996 la popolazione di Arato è aggregata alla parrocchia di S. Giorgio in Insula la cui nomina sarà competenza del priore farfense di Santa Vittoria sino alla creazione della diocesi di Montalto nel 1587. Nel settembre dello stesso anno viene registrato nel Liber Largitorius Farfensis un atto di cessione mediante il quale l'abate di Farfa Giovanni III cedette a tre presbiteri , loro vita natural durante, la diruta chiesa di S. Giorgio. Documenti successivi confermano l'appartenenza della costruzione al patrimonio farfense, tanto che nel 1192 compare nell'elenco delle chiese tributarie all'abbazia, mentre molti privilegi papali la confermano nel possesso farfense fino a quello del 1451 redatto dall'abate commendatario Orsini.

intero bene, La costruzione della chiesa è databile intorno all`IX sec. D. Giuseppe Crocetti, analizzando architetture dalla datazione certa con caratteristiche analoghe a quella di S. Giorgio in all'isola, giunge ad una datazione relativa alla metà del XII sec..

intero bene, Nel corso del XI e XII secolo vengono realizzati, nella zona abside, gli affreschi di influsso bizantino raffiguranti gli apostoli, nel catino absidale una Deesis , ovvero un gruppo composto dal Cristo al centro e dalla Madonna e S. Giovanni ai lati e, lungo l'arco trionfale, un leone alato, una testa aureolata e delle decorazioni foliari. Secondo Don Giuseppe Crocetti gli affreschi potrebbero essere stati realizzati nello stesso periodo della ricostruzione della chiesa datata , attraverso confronti con architetture simili e databili della provincia, alla seconda metà del XII secolo.

intero bene, Nella ``Convenzione di spoglio`` del 2 gennaio 1301 tra il vescovo fermano Alberico ed il pievano Francesco di S. Angelo in Montespino, stipulata a Montottone con la presenza di molti testimoni, il secondo si priva della facoltà di assegnare chiese e benefici ma conserva per sé e per i suoi successori il diritto di esigere la metà delle decime e la settima parte dei mortori per tutte le chiese dipendenti dal plebanato. Nell'elenco non compare S.Giorgio in Insula a conferma della sua dipendenza dall'abbazia di Farfa.

intero bene, l`ampliamento della struttura originaria, costituita da un`unica navata coperta con una volta a botte ogivale, con l'aggiunta di una navata verso monte e della sacrestia a valle è probabilmente legato ai lavori di costruzione della torre campanaria voluti dal prevosto don Giovanni Leonardi nel 1535.

intero bene, Nel 1555 per volere del prevosto don Giovanni Leonardi viene costruito e affrescato il tabernacolo in muratura alle spalle dell'altare maggiore raffigurante San Giorgio nell'atto di uccidere il drago. La data e il committente sono incise nell'affresco. D. Giuseppe Crocetti, attraverso esami comparativi, attribuisce questi affreschi ad artisti minori operanti nel piceno con preferenza verso Giacomo Angeli da Patrignone.

intero bene, Dalla relazione della ``Vistia Apostolica`` del 12 agosto del 1573, Mons. Maremonti rileva la mancanza in loco di un'abitazione per preposto. Diede ordine di sistemare decentemente il fonte battesimale, di elevare il campanile per sistemare le campane, di ornare con pallio l'altare maggiore, dotare quello di S. Antonio di un'icona o pittura. C'erano anche l'altare di S. Giuseppe e quello dedicato a S. Girolamo e quello dedicato a S. Vittoria. Un quinto altare era stato eretto in onore dei SS. Pietro e Paolo.

intero bene, Dalla relazione della ``Visita Apostolica`` del 28 luglio 1574, Don Paolo Pagani di Monterubbiano constatò che gran parte dei decreti emanati da Mons. Maremonti non erano stati eseguiti, fatta eccezione del Fonte Battesimale, per cui fu costretto a minacciare il sequestro delle rendite se entro sei mesi non fosse stato ottemperato a quanto in precedenza era stato disposto

intero bene, Il 14 novembre 1586 Sisto V istituisce la nuova diocesi di Montalto e le assoggetta tutte le chiese del territorio di Montemonaco per quanto riguarda la cura delle anime

cappella laterale, Nel XIX sec. vengono addossate due cappelle lignee, una, dedicata al SS.mo Crocifisso, alla parete della seconda campata, l'altra, dedicata all'Immacolata, alla parete di fondo.

intero bene, Nel 1997 vengono eseguiti dei lavori di restauro consistenti nella sostituzione degli elementi lignei deteriorati in copertura, nella demolizione del pavimento esistente con la realizzazione di un solaio areato su frenelli in muratura, nella realizzazione di opere di sottofondazione e di pavimentazione.

intero bene, L'edificio non subisce danni particolari a seguito dell'evento sismico del 26/09/1997.

Datazione
X - XVI

Localizzazione
(AP) Montemonaco

Identificatore
11 - 00048444

Proprietà
CDGG=proprietà Ente ecclesiastico; CDGS=Parrocchia di S. Giorgio;